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Angolo delle dediche e immagini con Frasi
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Michael Jackson the King of Love... :: MICHAEL JACKSON WORLD :: MICHAEL JACKSON :: FAN ZONE :: Fan Zone
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Re: Angolo delle dediche e immagini con Frasi
Che bella la tuaaaa Aliiii *----*
Zaira♥- The Legend
- Messaggi : 2966
Data d'iscrizione : 05.07.11
Età : 27
Località : Neverland ♥ *-*
Umore : Finalmente felice di nuovo!
Re: Angolo delle dediche e immagini con Frasi
testo in lingua originale xD
“Am I too rush to ask you to go walk with me ??”
And this time, Michael, I can’t say “I’m sorry, I’ve got a boyfriend” or “I’m engaged” .. that would be a lie.
“No, that’s okay” I said.
I was so excited that I scratched the skate’s paint.
Got out of the metro, then, we walked along the beach.
I was close to him, a rebel girl near a man with a work suitcase and an elegant suit.
That was incredible, I didn’t wanna believe in that.
I just couldn’t watch those eyes, so awesome.
And then he took a packet of cigarettes and gave it to me.
He brought a cigarette to his lips and light it with a gold lighter.
The same he did to me.
He moved his lips like a labial, and traced smoke rings in the air. He had a smile on his face.
The hard smell of the smoke stunned me and I throw away the cigarette.
“What the hell do you smoke!?!?” I asked.
He throw the cigarette too.
How did he dare ??
questa è quella intera:
Michael,
sono sempre io.
Sono sempre colei che ti sveglia al calar del sole, quando le stelle esplodono nell’arco oscuro della notte.
Mi è successa una cosa strana, settimane fa.
Ero appena diventata una donna libera – se capisci cosa intendo, senza uomini eccetera - ed ero serena.
Era pomeriggio, faceva caldo – tu hai presente, il caldo soffocante di Los Angeles – e io camminavo lungo il marciapiede, con lo sguardo perso sui grattacieli.
Perché ci sono due volti della città degli Angeli : c’è una parte, la città caotica stile New York, dove passano taxi e gente affrettata con la ventiquattr’ore, persone importanti che bevono il caffè da Starbuks o mangiano al Gattopardo, o altro.
C’è poi la parte di Santa Monica, quella che anche tu hai potuto conoscere, quella che tu hai potuto vedere, vivere, provare sulla tua pelle. C’è la spiaggia interminabile e pulita, gli hotel di lusso, il Molo, il luna Park, le discoteche, la gente ricca che vi vive, gli hippie, i rapper, i fanatici di Elvis Presley, i barboni all’angolo, le sosia di Paris Hilton, i maniaci del basket, i fissati con la discoteca. C’è vita, a Santa Monica.
Invece io stavo passeggiando nel centro, soffocata dai grattacieli, dalla gente di tutte le razze, età, da tutte quelle vite. C’era chi mi sorrideva, chi mi guardava appena, chi mi fischiava dietro. Le piccole cose con cui convivo.
Non avevo sacchetti dello shopping, non ero particolarmente truccata, e indossavo solo degli shorts di jeans e una canottiera bianca con il tuo stemma.
Poi sono scesa in metropolitana – tenendo lo skate bene stretto al mio fianco – e mi sono accorta di non avere il biglietto, né la moneta giusta.
Ho imprecato arrabbiata, chiedendomi cosa fare, chiedendoti consiglio.
Poi è arrivato un signore; giovane, avrà avuto trent’anni, con un bel pizzetto, dei capelli neri un po’ scarmigliati e un completo da persona importante. Aveva dei bellissimi occhi marrone scuro, che immediatamente mi hanno ricordato te.
Ho abbassato lo sguardo.
“ Prego, signorina, passi pure” mi ha proposto gentilmente, facendomi segno di precederlo.
Incerta, lo ho sorpassato e lui ha fatto strisciare il suo biglietto – una carta abbonamento – e mi ha fatto passare. Una volta passato anche lui, lo ho ringraziato
“Grazie, grazie veramente, non so cosa avrei fatto senza di lei .. posso ??” gli ho domandato prendendo il taccuino. Ovviamente avevo solo banconote da venti.
“No, no” ha rifiutato lui “stia tranquilla, non voglio nulla”.
Ha frugato nei miei occhi .
“Potrei solo sapere il tuo nome ??” ha sorriso dolcemente.
Sapevo che non dovevo fidarmi degli sconosciuti, però a guardare quegli occhi così simili ai tuoi non ho saputo resistere
“Mariasole” gli ho risposto con un sorriso, mentre salivamo sulla metropolitana.
C’erano alcuni sedili liberi, e ci siamo seduti.
“Piacere, Billie” ha risposto stringendo la mia mano.
Era forte e fresca, una stretta dolce.
Per alcune fermate siamo rimasti a studiarci in silenzio.
E più lo guardavo, più non riuscivo a capacitarmi di come avessi potuto incontrarlo.
Ero serena, Michael.
Il metro ha cominciato ad affollarsi, e sono salite anche due anziane. Billie si è alzato per cedere loro il posto e io lo ho imitato.
Ci siamo alzati e appostati allo stesso paletto giallo.
Era così pieno di gente che i nostri corpi si sfioravano.
Ho cercato di allontanarmi, sai.
“In realtà sono un manager” mi ha spiegato con lo sguardo fissato nei miei occhi
“lavoro per un’agenzia di moda. Mi stavo appunto chiedendo se a lei interesserebbe lavorare per me”.
Alcuna gente penserà che roba del genere accade solo nei film, ma non è così. Svegliatevi allora, perché questa è Los Angeles.
Vero, Michael ?? Ci dobbiamo vivere così.
Sono rimasta male a sentire la proposta, ero delusa.
Delusa, Michael.
Un pugno allo stomaco.
Pensavo che lo sconosciuto fosse interessato a me, a me come persona, ma ora mi viene a dire che è interessato a me – certo, al mio corpo – per puro scopo di lavoro.
La delusione mi bruciava gli occhi.
“Mariasole??” mi ha chiamato.
Avevo già visto quel viso. Certo che lo avevo già visto.
“Che ci fai a fare questo lavoro??” gli ho chiesto.
Assurdo, una persona ricca come lui poteva anche non lavorare.
“Tutti gli uomini devono lavorare. Anche se sei ricco” ha spiegato.
“No” ho risposto.
“No cosa??” ha domandato.
“No, non sono interessata alla tua proposta” ho detto in modo chiaro.
Non sembrava toccato.
“Capisco” ha annuito “peccato, perché con un viso così bello e un fisico come il tuo, avresti potuto fare strada” ha sorriso “Ma hai fatto bene a non accettare”
Mi ha stretto di nuovo la mano.
Dio, quel sorriso !! Eri tu, Michael, eri proprio tu.
“Sono troppo lanciato a chiederti di uscire con me a fare due passi??”
E stavolta, Michael, non posso più rispondere “scusa, sono già fidanzata” come scusa. Perché sarebbe mentire.
“No, va bene” ho risposto.
Ero così agitata che ho graffiato la vernice dello skate.
Una volta usciti dalla metropolitana, poi, abbiamo passeggiato lungo la spiaggia.
Io di fianco a lui, una ragazza ribelle vicino ad un uomo con la valigetta da lavoro e il completo elegante.
Era incredibile, e non volevo crederci.
Non potevo non guardare quegli occhi così belli.
Ad un certo punto ha preso un pacchetto di sigarette e me lo ha porto.
Si è portato una sigaretta tra le labbra e l’ha accesa con un accendino d’oro.
Lo stesso ha fatto per me.
Muoveva le labbra come in un labiale, e tracciava anelli di fumo nell’aria. Aveva un sorriso steso sulle labbra.
L’odore troppo forte del fumo ha cominciato a stordirmi e ho gettato la sigaretta nel cestino.
“Cavolo, che roba fumi??” ho chiesto.
Ha gettato la sigaretta anche lui.
“è per tenermi sveglio al lavoro, non fumo molto” ha detto “Se ti da fastidio posso smettere” ha detto ridendo.
Aveva un sorriso da adulto, non da ragazzo, con dei denti bianchi e perfettamente dritti, e le fossette all’angolo della bocca. Dio, quanto amo le fossette.
“Sì, grazie, non fumo molto spesso” ho risposto.
Ripensandoci, Michael, avete una vita molto simile.
Voglio dire, lui è un uomo potente, come eri te.
Non era un mio coetaneo, non era un ragazzo, era un ADULTO !! Io con gli adulti, troppo distanti e paranoici, non ci ho mai voluto avere a che fare.
Improvvisamente avevo voglia di scappare, ma lui mi ha preso la mano con un po’ di esitazione. Non era un gesto molto adatto.
Come si permetteva ??
Avevo gli occhi sbarrati davanti a me, ma non avevo paura. Vedevo solo il tuo sguardo.
Poi ho visto Justin venire verso di me, sorridendo, per mano ad una ragazza bionda. I rasta gli sfioravano le spalle. Gli ho sorriso, ma lui si è fermato, interdetto.
Ha fissato prima Billie, poi le nostre mani intrecciate – malgrado non mi piacesse il gesto – e poi me. Ha sorriso titubante.
Se ne sono andati.
Come è strana la vita, vero ??
Ora Billie è con me; è sempre con me.
È strano dire questo, quando parli di un uomo che ha più di dieci anni di te.
Ma ci sono cose senza età.
Come il suo sorriso.
Come il TUO sorriso.
Ho scoperto che non mi sono mai innamorata veramente, che era tutto finto quello che provavo.
E mi dispiace immensamente.
Ma ora, quando mi sfiora il viso e chiudo gli occhi, sento solo le tue dita.
Immagino che sprofondare nell’incavo del suo collo e sentire il profumo del suo dopobarba, e abbracciarlo, sia come fare la stessa cosa a te.
Quando ride – non è mai arrabbiato, mai – vedo il sorriso del mondo.
E quando mi sveglio, e, a sorpresa, lo vedo entrare in camera mia, a fare un salto prima di andare al lavoro – mamma e papà hanno capito chi è – sono sommersa dalla gioia.
È come vedere te allo specchio, nonostante alcuni piccoli particolari.
Michael …
Ti voglio bene.
- Marysun Penelope Carmen Armstrong -
troppo lunga ?? xD
“Am I too rush to ask you to go walk with me ??”
And this time, Michael, I can’t say “I’m sorry, I’ve got a boyfriend” or “I’m engaged” .. that would be a lie.
“No, that’s okay” I said.
I was so excited that I scratched the skate’s paint.
Got out of the metro, then, we walked along the beach.
I was close to him, a rebel girl near a man with a work suitcase and an elegant suit.
That was incredible, I didn’t wanna believe in that.
I just couldn’t watch those eyes, so awesome.
And then he took a packet of cigarettes and gave it to me.
He brought a cigarette to his lips and light it with a gold lighter.
The same he did to me.
He moved his lips like a labial, and traced smoke rings in the air. He had a smile on his face.
The hard smell of the smoke stunned me and I throw away the cigarette.
“What the hell do you smoke!?!?” I asked.
He throw the cigarette too.
How did he dare ??
questa è quella intera:
Michael,
sono sempre io.
Sono sempre colei che ti sveglia al calar del sole, quando le stelle esplodono nell’arco oscuro della notte.
Mi è successa una cosa strana, settimane fa.
Ero appena diventata una donna libera – se capisci cosa intendo, senza uomini eccetera - ed ero serena.
Era pomeriggio, faceva caldo – tu hai presente, il caldo soffocante di Los Angeles – e io camminavo lungo il marciapiede, con lo sguardo perso sui grattacieli.
Perché ci sono due volti della città degli Angeli : c’è una parte, la città caotica stile New York, dove passano taxi e gente affrettata con la ventiquattr’ore, persone importanti che bevono il caffè da Starbuks o mangiano al Gattopardo, o altro.
C’è poi la parte di Santa Monica, quella che anche tu hai potuto conoscere, quella che tu hai potuto vedere, vivere, provare sulla tua pelle. C’è la spiaggia interminabile e pulita, gli hotel di lusso, il Molo, il luna Park, le discoteche, la gente ricca che vi vive, gli hippie, i rapper, i fanatici di Elvis Presley, i barboni all’angolo, le sosia di Paris Hilton, i maniaci del basket, i fissati con la discoteca. C’è vita, a Santa Monica.
Invece io stavo passeggiando nel centro, soffocata dai grattacieli, dalla gente di tutte le razze, età, da tutte quelle vite. C’era chi mi sorrideva, chi mi guardava appena, chi mi fischiava dietro. Le piccole cose con cui convivo.
Non avevo sacchetti dello shopping, non ero particolarmente truccata, e indossavo solo degli shorts di jeans e una canottiera bianca con il tuo stemma.
Poi sono scesa in metropolitana – tenendo lo skate bene stretto al mio fianco – e mi sono accorta di non avere il biglietto, né la moneta giusta.
Ho imprecato arrabbiata, chiedendomi cosa fare, chiedendoti consiglio.
Poi è arrivato un signore; giovane, avrà avuto trent’anni, con un bel pizzetto, dei capelli neri un po’ scarmigliati e un completo da persona importante. Aveva dei bellissimi occhi marrone scuro, che immediatamente mi hanno ricordato te.
Ho abbassato lo sguardo.
“ Prego, signorina, passi pure” mi ha proposto gentilmente, facendomi segno di precederlo.
Incerta, lo ho sorpassato e lui ha fatto strisciare il suo biglietto – una carta abbonamento – e mi ha fatto passare. Una volta passato anche lui, lo ho ringraziato
“Grazie, grazie veramente, non so cosa avrei fatto senza di lei .. posso ??” gli ho domandato prendendo il taccuino. Ovviamente avevo solo banconote da venti.
“No, no” ha rifiutato lui “stia tranquilla, non voglio nulla”.
Ha frugato nei miei occhi .
“Potrei solo sapere il tuo nome ??” ha sorriso dolcemente.
Sapevo che non dovevo fidarmi degli sconosciuti, però a guardare quegli occhi così simili ai tuoi non ho saputo resistere
“Mariasole” gli ho risposto con un sorriso, mentre salivamo sulla metropolitana.
C’erano alcuni sedili liberi, e ci siamo seduti.
“Piacere, Billie” ha risposto stringendo la mia mano.
Era forte e fresca, una stretta dolce.
Per alcune fermate siamo rimasti a studiarci in silenzio.
E più lo guardavo, più non riuscivo a capacitarmi di come avessi potuto incontrarlo.
Ero serena, Michael.
Il metro ha cominciato ad affollarsi, e sono salite anche due anziane. Billie si è alzato per cedere loro il posto e io lo ho imitato.
Ci siamo alzati e appostati allo stesso paletto giallo.
Era così pieno di gente che i nostri corpi si sfioravano.
Ho cercato di allontanarmi, sai.
“In realtà sono un manager” mi ha spiegato con lo sguardo fissato nei miei occhi
“lavoro per un’agenzia di moda. Mi stavo appunto chiedendo se a lei interesserebbe lavorare per me”.
Alcuna gente penserà che roba del genere accade solo nei film, ma non è così. Svegliatevi allora, perché questa è Los Angeles.
Vero, Michael ?? Ci dobbiamo vivere così.
Sono rimasta male a sentire la proposta, ero delusa.
Delusa, Michael.
Un pugno allo stomaco.
Pensavo che lo sconosciuto fosse interessato a me, a me come persona, ma ora mi viene a dire che è interessato a me – certo, al mio corpo – per puro scopo di lavoro.
La delusione mi bruciava gli occhi.
“Mariasole??” mi ha chiamato.
Avevo già visto quel viso. Certo che lo avevo già visto.
“Che ci fai a fare questo lavoro??” gli ho chiesto.
Assurdo, una persona ricca come lui poteva anche non lavorare.
“Tutti gli uomini devono lavorare. Anche se sei ricco” ha spiegato.
“No” ho risposto.
“No cosa??” ha domandato.
“No, non sono interessata alla tua proposta” ho detto in modo chiaro.
Non sembrava toccato.
“Capisco” ha annuito “peccato, perché con un viso così bello e un fisico come il tuo, avresti potuto fare strada” ha sorriso “Ma hai fatto bene a non accettare”
Mi ha stretto di nuovo la mano.
Dio, quel sorriso !! Eri tu, Michael, eri proprio tu.
“Sono troppo lanciato a chiederti di uscire con me a fare due passi??”
E stavolta, Michael, non posso più rispondere “scusa, sono già fidanzata” come scusa. Perché sarebbe mentire.
“No, va bene” ho risposto.
Ero così agitata che ho graffiato la vernice dello skate.
Una volta usciti dalla metropolitana, poi, abbiamo passeggiato lungo la spiaggia.
Io di fianco a lui, una ragazza ribelle vicino ad un uomo con la valigetta da lavoro e il completo elegante.
Era incredibile, e non volevo crederci.
Non potevo non guardare quegli occhi così belli.
Ad un certo punto ha preso un pacchetto di sigarette e me lo ha porto.
Si è portato una sigaretta tra le labbra e l’ha accesa con un accendino d’oro.
Lo stesso ha fatto per me.
Muoveva le labbra come in un labiale, e tracciava anelli di fumo nell’aria. Aveva un sorriso steso sulle labbra.
L’odore troppo forte del fumo ha cominciato a stordirmi e ho gettato la sigaretta nel cestino.
“Cavolo, che roba fumi??” ho chiesto.
Ha gettato la sigaretta anche lui.
“è per tenermi sveglio al lavoro, non fumo molto” ha detto “Se ti da fastidio posso smettere” ha detto ridendo.
Aveva un sorriso da adulto, non da ragazzo, con dei denti bianchi e perfettamente dritti, e le fossette all’angolo della bocca. Dio, quanto amo le fossette.
“Sì, grazie, non fumo molto spesso” ho risposto.
Ripensandoci, Michael, avete una vita molto simile.
Voglio dire, lui è un uomo potente, come eri te.
Non era un mio coetaneo, non era un ragazzo, era un ADULTO !! Io con gli adulti, troppo distanti e paranoici, non ci ho mai voluto avere a che fare.
Improvvisamente avevo voglia di scappare, ma lui mi ha preso la mano con un po’ di esitazione. Non era un gesto molto adatto.
Come si permetteva ??
Avevo gli occhi sbarrati davanti a me, ma non avevo paura. Vedevo solo il tuo sguardo.
Poi ho visto Justin venire verso di me, sorridendo, per mano ad una ragazza bionda. I rasta gli sfioravano le spalle. Gli ho sorriso, ma lui si è fermato, interdetto.
Ha fissato prima Billie, poi le nostre mani intrecciate – malgrado non mi piacesse il gesto – e poi me. Ha sorriso titubante.
Se ne sono andati.
Come è strana la vita, vero ??
Ora Billie è con me; è sempre con me.
È strano dire questo, quando parli di un uomo che ha più di dieci anni di te.
Ma ci sono cose senza età.
Come il suo sorriso.
Come il TUO sorriso.
Ho scoperto che non mi sono mai innamorata veramente, che era tutto finto quello che provavo.
E mi dispiace immensamente.
Ma ora, quando mi sfiora il viso e chiudo gli occhi, sento solo le tue dita.
Immagino che sprofondare nell’incavo del suo collo e sentire il profumo del suo dopobarba, e abbracciarlo, sia come fare la stessa cosa a te.
Quando ride – non è mai arrabbiato, mai – vedo il sorriso del mondo.
E quando mi sveglio, e, a sorpresa, lo vedo entrare in camera mia, a fare un salto prima di andare al lavoro – mamma e papà hanno capito chi è – sono sommersa dalla gioia.
È come vedere te allo specchio, nonostante alcuni piccoli particolari.
Michael …
Ti voglio bene.
- Marysun Penelope Carmen Armstrong -
troppo lunga ?? xD
The Rising Sun- This is It
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Umore : badass.
Zaira♥- The Legend
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Umore : Finalmente felice di nuovo!
Re: Angolo delle dediche e immagini con Frasi
Grazieeeee Aleeeeee <3 Anche la tua è molto bellaaaaa *---*
Zaira♥- The Legend
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Località : Neverland ♥ *-*
Umore : Finalmente felice di nuovo!
Re: Angolo delle dediche e immagini con Frasi
Quanto siete duci *-*
Sere_MJ- The Legend
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Re: Angolo delle dediche e immagini con Frasi
Nuova ^^ Spero vi piaccia!!
Zaira♥- The Legend
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Umore : Finalmente felice di nuovo!
Re: Angolo delle dediche e immagini con Frasi
Carina
Mi daresti quell'immagine di Michael che ride che è sotto quella di Y.A.N.A. sotto forma di angelo?! grazie
Mi daresti quell'immagine di Michael che ride che è sotto quella di Y.A.N.A. sotto forma di angelo?! grazie
Re: Angolo delle dediche e immagini con Frasi
Che bella Zaira!
Sere_MJ- The Legend
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Data d'iscrizione : 22.02.10
Località : Comacchio
Re: Angolo delle dediche e immagini con Frasi
Grazie mille *.*
Zaira♥- The Legend
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Località : Neverland ♥ *-*
Umore : Finalmente felice di nuovo!
Sere_MJ- The Legend
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Data d'iscrizione : 22.02.10
Località : Comacchio
Re: Angolo delle dediche e immagini con Frasi
Uuuuuuauuuu tutte stupendeeee *-*
complimeeentii !!!((:
complimeeentii !!!((:
~D i f f e r e n t;- King of Pop
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Località : Cuore di ghetto.
Umore : Felicità causa droga!
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Michael Jackson the King of Love... :: MICHAEL JACKSON WORLD :: MICHAEL JACKSON :: FAN ZONE :: Fan Zone
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Sab 26 Apr 2014 - 17:20 Da maria2c
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Sab 18 Gen 2014 - 20:42 Da maria2c
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Sab 3 Ago 2013 - 11:44 Da Zaira♥
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Mer 31 Lug 2013 - 22:39 Da Fairy MJ