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Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Michael Jackson e il suo compleanno
Michael Jackson non festeggia mai il suo compleanno. Spesso, sono i fan che lo fanno per lui. A Copenaghen nel 1997, la sera dei suoi 39 anni, la star era sul palco per la sua tournée HIStory. Improvvisamente, degli assistenti hanno portato sul palco un’enorme torta di compleanno e l’intero stadio (molte decine di migliaia di fan) si è messo a cantare “Happy Birthday”..
Alla pop star è stato inculcato il culto Jehovista (essendo stato allevato da una madre Testimone di Jehovah) ma si guarda bene dal privare i suoi figli dalle gioie che a lui stesso sono state negate: così, Prince, Paris e Blanket hanno diritto a dei veri compleanni durante i quali invitano i loro amici e ricevono dei regali.
Michael Jackson si chiude nella sua cabina per meditare
Quando erano piccoli, i nipoti di Michael Jackson Jeremy e Jourdynn ebbero l’occasione di fare un viaggio in treno verso Minneapolis in compagnia del loro celebre zio. Una sera, telefonarono alla loro madre spiegando che il loro zio si era chiuso a chiave nella sua cabina e si rifiutava di lasciarli entrare. Jeremy dichiarò: “Medita”. Sua madre gli chiese allora se conosceva il senso della parola meditare. Jeremy rispose: “Meditare, è quando zio Michael si chiude a chiave nella usa camera, al buio, e ci chiede di non fare rumore”.
Le meditazioni di Michael Jackson non gli impedirono di occuparsi dei suoi nipoti. Quando lui e i bambini tornarono dal viaggio, la loro madre scoprì che tutti i compiti scolastici erano stati fatti con impegno. “Chi vi ha aiutato?” chiese loro. Jeremy e Jourdynn esclamarono in coro “Zio Michael”!
Nel 1984, Michael Jackson rifiuta di giurare fedeltà alla bandiera americana
I testimoni di Jehovah rifiutano di servire sotto la bandiera del loro paese. Negli Stati Uniti, la tradizione vuole ugualmente che si canti l’Inno Nazionale in occasione degli avvenimenti importanti e che si giuri fedeltà alla bandiera americana. In quanto Testimone di Jehovah, Michael Jackson rifiutò, negli anni 80, di sottomettersi a questa usanza.
In occasione della cena organizzata nell’Aprile del 1984 dalla fondazione T. J. Martell in onore di Walter Yetnikoff (presidente di CBS), Michael Jackson rifiutò di prendere posto tra gli invitati prima che tutti avessero finito di cantare l’Inno americano e giurato fedeltà alla bandiera.
Michael Jackson non festeggia mai il suo compleanno. Spesso, sono i fan che lo fanno per lui. A Copenaghen nel 1997, la sera dei suoi 39 anni, la star era sul palco per la sua tournée HIStory. Improvvisamente, degli assistenti hanno portato sul palco un’enorme torta di compleanno e l’intero stadio (molte decine di migliaia di fan) si è messo a cantare “Happy Birthday”..
Alla pop star è stato inculcato il culto Jehovista (essendo stato allevato da una madre Testimone di Jehovah) ma si guarda bene dal privare i suoi figli dalle gioie che a lui stesso sono state negate: così, Prince, Paris e Blanket hanno diritto a dei veri compleanni durante i quali invitano i loro amici e ricevono dei regali.
Michael Jackson si chiude nella sua cabina per meditare
Quando erano piccoli, i nipoti di Michael Jackson Jeremy e Jourdynn ebbero l’occasione di fare un viaggio in treno verso Minneapolis in compagnia del loro celebre zio. Una sera, telefonarono alla loro madre spiegando che il loro zio si era chiuso a chiave nella sua cabina e si rifiutava di lasciarli entrare. Jeremy dichiarò: “Medita”. Sua madre gli chiese allora se conosceva il senso della parola meditare. Jeremy rispose: “Meditare, è quando zio Michael si chiude a chiave nella usa camera, al buio, e ci chiede di non fare rumore”.
Le meditazioni di Michael Jackson non gli impedirono di occuparsi dei suoi nipoti. Quando lui e i bambini tornarono dal viaggio, la loro madre scoprì che tutti i compiti scolastici erano stati fatti con impegno. “Chi vi ha aiutato?” chiese loro. Jeremy e Jourdynn esclamarono in coro “Zio Michael”!
Nel 1984, Michael Jackson rifiuta di giurare fedeltà alla bandiera americana
I testimoni di Jehovah rifiutano di servire sotto la bandiera del loro paese. Negli Stati Uniti, la tradizione vuole ugualmente che si canti l’Inno Nazionale in occasione degli avvenimenti importanti e che si giuri fedeltà alla bandiera americana. In quanto Testimone di Jehovah, Michael Jackson rifiutò, negli anni 80, di sottomettersi a questa usanza.
In occasione della cena organizzata nell’Aprile del 1984 dalla fondazione T. J. Martell in onore di Walter Yetnikoff (presidente di CBS), Michael Jackson rifiutò di prendere posto tra gli invitati prima che tutti avessero finito di cantare l’Inno americano e giurato fedeltà alla bandiera.
Sere_MJ- The Legend
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
anch'io non giurerei alla bandiera non sono molto patriota
** DirtyDianaEle **- Admin
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
mmmm nemmeno io xD
Sere_MJ- The Legend
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Nemmeno io lo sono
MissMJNaughty- The Legend
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Idem...!xDD
Uau la cosa della cabina non la sapevo!
Uau la cosa della cabina non la sapevo!
~D i f f e r e n t;- King of Pop
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Località : Cuore di ghetto.
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Michael non festeggiava il suo compleanno perchè la religione di Jehovah non lo permettono .. e così pure prestare giuramento alla bandiera americana
SweetVendetta'- Dangeruos
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Si infatti c'e`scritto
Sere_MJ- The Legend
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Località : Comacchio
Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Poco prima di girare lo spot della Pepsi , Michael disse che doveva andare in bagno. Andò in quello del suo camerino da dove, dopo qualche secondo, si sentì un urlo terrificante. Tutti si precipitarono temendo il peggio. Ma Michael aprì lentamente la porta del bagno e spiegò cos'era successo: il suo celebre guanto di paillettes era caduto nel water . Fu subito avviata una caccia a una gruccia o a qualunque oggetto a forma di gancio con cui recuperarlo . Ma alla fine Michael disse : " Lasciate perdere" . Mise la mano nel water , prese il guanto e disse: " Nessuno ha un asciugacapelli ? "
Bucarest 1992
la parte di JAM cantata dal corista non si sente, Michael sbaglia a cantare ma per fortuna si copre la bocca ma è chiaro che sta cantanto in playback
Durante l’esecuzione di Billie Jean Michael si dimentica dei passi
Tokyo 1992
Slash fa un'apparizione a sorpresa e duetta con Michael in BOW
In alcune date del tour sono riproposte BAD e TWYMMF nella scaletta
Dopo MITM c'è il conto alla rovescia fino a mezzanotte del capodanno 1993
Taiwan 1993
Il pubblico canta un "Happy Birthday" per il compleanno di Michael
Mosca 1993
Durante JAM piove a dirotto e Michael non riesce a ballare, rischia di scivolare e gli cadono gli occhiali
Buenos Aires 1993
La ragazza sul palco per SOOML da un bacio..molto vicino…alla bocca di Michael….
Un matrimonio economico
Il matrimonio di Michael con Lisa Marie Presley è costato solo 50 dollari:la moneta della Repubblica Dominicana,dove si sono sposati,era in effetti di valore relativamente basso rispetto al dollaro.
Imbarazzato del prezzo derisorio,la star ha tenuto a versare la somma di 2000 dollari al cancelliere che li ha uniti in matrimonio.
traduzioni a cura di LOVE e castello 5067 per mjportal
Ultima modifica di silvia80 il Lun 9 Gen 2012 - 22:57 - modificato 1 volta.
silvia80- King of Pop
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Data d'iscrizione : 17.09.10
Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
L'Odissea del Concerto di Mosca - 15 settembre 1993 - stadio di Luzhniki
Samvel Gasparov, regista di cinema, racconta la storia del concerto di Michael Jackson a Mosca nel 1993:
'Ho sentito parlare di Michael Jackson per la prima volta negli anni '70. Conoscevo perfino alcune delle sue canzoni, ma non ero un suo fan. Quando lavoravo come camionista, mi piaceva ascoltare musica georgiana. Dopo, quando m'iscrissi all'università, cominciò a piacermi Joe Dassin, Charles Aznavour, Tom Jones ed Engelbert Humperdinck. Ma ho sempre saputo chi era Jackson, e sapevo che era un famoso cantante.
Nei primi anni '90 il mio sogno era di realizzare un film chiamato " Run Brother, Run ". Alcuni cineasti americani espressero un po' d'interesse per la sceneggiatura, e nel 1992 andai in Romania, dove affittai una fondazione. A quel tempo, Michael Jackson si esibiva a Bucarest, e grazie a un amico comune mi fece conoscere il suo produttore Marcel Avram. Marcel mi chiese di aiutarlo a registrare il concerto per Michael e feci quello che potei. Fu un vero piacere. La prestazione di Michael mi lasciò sbalordito. Jackson mi aveva colpito molto - era un genio, questo è indiscutibile.
Me lo presentarono personalmente, e ricordo come strinsi la sua fredda e pallida mano. Il secondo giorno, dopo cena, parlai con Avram del mio desiderio di realizzare il mio film in USA e del mio bisogno di denaro. Da allora mi avevano fatto un'offerta per realizzare cinque film negli Stati Uniti. "Mi piaci", disse Avram. "Se desideri possiamo far esibire Michael a Mosca. Così puoi organizzare il concerto e fare qualche denaro." Pensai che sarebbe stato geniale, ma onestamente non credevo che fosse possibile. Ma poco dopo Abram mandò il suo staff a Mosca per incontrare "Dessa", la società che dirigevo in quel momento. Era una delle prime società russe private creata con lo scopo di fare cinema, e la squadra era composta da brava gente.
Improvvisamente il progetto si mise in moto. Il denaro si relegò all'ultimo posto dei miei pensieri. Ero pieno di entusiasmo, desideravo portare tal evento gioioso a quella gente - dopo tutto, era la prima volta che una grande star visitava la Russia. Dopo la visita della delegazione di Avram e fino al settembre 1993 fummo impegnati con i preparativi. Era la mia prima esperienza nel mondo dello spettacolo, e non potevo immaginare che sarebbe stato così duro e imprevedibile. Pensai che tutti gli "squali" dell'ambiente avrebbero contribuito e sostenuto questo mio progetto, ma fu esattamente il contrario - loro mi ostacolarono duramente e tentarono di boicottare lo spettacolo. Percepivo che tutti i nostri sforzi si vanificavano nel nulla.
Ricevemmo perfino telefonate di minacce. Fui attaccato dai media: scrissero che ero il re dell'industria degli alcolici e il capo della mafia cecena. Asserirono che stavo organizzando il concerto per vendere la vodka allo stadio. Fu un incubo! Pubblicarono articoli spazzatura anche su Jackson - che era un pedofilo, e che non era vero che Michael sarebbe venuto nel nostro paese, ma che un suo sosia avrebbe cantato le sue canzoni. Ma tutta questa schifezza non fece altro che spronarci ad andare avanti con il nostro progetto. Fu deciso che dovevamo realizzare lo spettacolo, senza pensare alle conseguenze.
I preparativi erano già in corso. Facemmo ciò che era nelle nostre possibilità per soddisfare i bisogni della squadra di Jackson. Per esempio, avevano chiesto un arredamento di pelle nera, quarantacinque biciclette e alcuni computer. Fu necessario coprire l'intero campo dello stadio, noleggiare automobili, prenotare una suite presidenziale dell'Hotel Metropole per Jackson e lo staff della sicurezza personale e gli altri membri a lui vicini e altre camere presso l'Hotel Ucraina per il resto della squadra. ... Durante la preparazione dell'intero progetto, ebbi un brutto presentimento che qualcosa sarebbe andato storto anche prima dell'arrivo di Michael.
Ricevemmo Jackson all'aeroporto Sheremetyevo-2 e lavorammo con lui durante i tre giorni precedenti il concerto. Può sorprendervi, ma non mi feci nessuna fotografia con lui. Ricordo, credo che fosse il giorno precedente al concerto, quando vidi una lunga fila d'impiegati dell'Ambasciata Americana entrare allo stadio. Jackson era vicino a una parete, tutti si avvicinarono uno ad uno per farsi un foto con lui. Accettava i loro abbracci con un sorriso obbligato. Non mi volli porre in quella fila. Con me era stato molto gentile e avrei potuto sfruttare quell'occasione, ma non mi piace l'opportunismo. Quando tutti ti corrono dietro, deve essere insopportabile. Credo che a Jackson gli fosse piaciuto il fatto che non gli stavo facendo pressione con lo scopo “di fare amicizia„ con lui. Per esempio, mai tentai di sedermi accanto a lui o iniziai una conversazione. Comunicava con me soprattutto attraverso il suo produttore, incaricato della sicurezza e medico.
Di solito Michael era riluttante e non prendeva decisioni. Durante i nostri incontri si sedeva in un angolo e ascoltava in silenzio. Le trattative erano condotte principalmente con Avram. M'impressionava come questo ragazzo silenzioso riuscisse a far impazzire il mondo intero, cantando e ballando. (Me compreso, mi aveva letteralmente elettrizzato in quel concerto in Romania). Così, quando rivolgevo domande a Jackson, non mi rispondeva direttamente. Guardava verso Avram se la questione era sullo spettacolo o l'addetto alla sicurezza se si trattava di una visita in città, e solo con il suo consenso rispondeva "sì" o "no". Era sorprendentemente tranquillo, calmo e un po' strano.
Una volta, all'una della notte chiese che lo accompagnassero da qualche parte dove poteva assaggiare una borsch [tipica minestra russa], così tutti dovemmo andare a un ristorante vicino al Monastero di Danilov. Servivano ottimo cibo, ma consumò solo il borsch con molto gusto. In un'altra occasione, durante una visita alla città, gli piacque la divisa di un capitano di polizia e chiese dove avrebbe potuto comprarne una uguale. Conferimmo con la polizia e lui gentilmente donò a Michael un'uniforme completa. Infatti, la mattina successiva ricevé l'uniforme in albergo, e quel regalo trasformò Jackson infantilmente felice. Lo trovava divertente, come un bambino.
Aveva un grande sogno, di vedere una parata nella Piazza Rossa dal Mausoleo. Naturalmente era qualcosa d'impossibile, ma cercammo di soddisfare tutti i suoi desideri e fu organizzata una sfilata della divisione Taman Alabin [presidio militare]. Le autorità ci aiutarono a costruire una tribuna su cui Michael avrebbe visto sfilare la parata. Marciò con le truppe mentre la sua squadra filmò un video. Quel giorno era in estasi dalla gioia.
Era come un gran bambino, davvero. Lo vidi seduto nella sua stanza, giocando con i passeggini del piano ... avreste dovuto vederlo circondato da bambini! Sembrava trasformarsi in una persona diversa; si mostrava sempre felice di firmare i loro autografi. Un mio caro amico mi chiese di invitare Michael all'Accademia di Ballo che frequentava sua figlia. Non pensavo che avrebbe accettato, perché i giorni di permanenza erano già pianificati - doveva visitare i luoghi d'interesse turistico, fare acquisti e incontrarsi con politici e persone del mondo della cultura.
( Molte star pop russe mi chiesero di presentarle a Michael, ma io normalmente rifiutai). Invece, quando proposi a Michael l'invito del mio amico, lui accettò subito. Annullò una delle visite in città e andammo insieme al balletto. I bambini gli resero un'accoglienza incredibile; ballarono per lui e fecero alcune fotografie. Era assolutamente felice e sembrava di non voler andare via da lì. Per quanto riguarda il presidente Eltsin, Michael non ebbe la possibilità di conoscerlo, benché avesse il desiderio di farlo.
Infine, i nostri "amici" avevano, in effetti, fatto un buon lavoro. La vendita dei biglietti furono molto esigue. In realtà, erano stati bloccati alle biglietterie: facemmo alcuni tentativi per comprarli noi stessi, ma ci fu riferito che erano "già venduti" o "l'ufficio era chiuso." Il 15 settembre, il giorno dello spettacolo, lo stadio era quasi vuoto. La pioggia aveva iniziato a cadere fin dal mattino. Vicino alla stazione della metropolitana, qualcuno aveva cominciato a diffondere la diceria che il concerto era stato cancellato a causa della pioggia, così la gente ritornò a casa invece di dirigersi verso lo stadio. A Jackson fu profetizzato che se fosse salito sul palco quel giorno, si sarebbe lesionata la colonna vertebrale. Poi si sparse la notizia che il team di Michael aveva portato la droga allo stadio.
La polizia arrivò con i cani cercando la droga dappertutto. Non trovando niente, andarono via, ma rimasero fuori in attesa, intanto qualcuno consegnò un messaggio dicendo che c'era una bomba nello stadio! Così ritornarono i poliziotti e iniziarono a cercare la bomba ... era una cosa da pazzi. Quelle persone cercarono in tutti i modi di far deragliare i nostri piani e ci riuscirono. Mi resi conto che era la fine. Nel frattempo, gli addetti dell'intelligence arrestarono un agente di polizia sorpreso sotto le scale del palco. Risultò che si era nascosto sotto le scale per registrare immagini di Jackson dal palco per il suo archivio personale. Gli agenti segreti sono ragazzi duri, e pensarono che si trattasse di un killer ingaggiato, e lo legarono, ruppero la sua macchina fotografica e gli tolsero la sua arma di servizio ... potete immaginare in quali condizioni mi trovavo?! Fu un susseguirsi di eventi negativi!
Pioveva 50-60 persone erano in piedi davanti al palco sotto gli ombrelli in attesa dell'inizio dello spettacolo. Il concerto era stato sospeso. C'era un silenzio sepolcrale. Io ero seduto nel mio ufficio con la mia squadra, tutti noi eravamo disperati. Il progetto era fallito, avevo perso. I soldi che avevamo prima di quest'avventura erano almeno sufficienti per un cortometraggio, ma fino allora avevamo perso tutti i soldi per organizzare la manifestazione. Dissi addio al mio sogno di realizzare il film ... Come ho menzionato prima, Dessa era la prima compagnia privata cinematografica nel paese. Non è come quando un ricco proprietario è padrone di uno studio cinematografico ...
Poi uno dei miei collaboratori mi riferì che c'era una donna anziana che mi stava aspettando. Ero in stato di shock, completamente frustrato e non m'interessava chi voleva parlare con me. La lasciai comunque entrare. Era tutta bagnata dalla pioggia e piangeva. Tra le mani teneva un disegno. Era un'immagine di Michael Jackson rappresentata da sua figlia. In realtà somigliava più a Che Guevara o a Lev Tolstoj. La signora mi raccontò una storia molto triste, di sua figlia che fin dalla nascita era semi cieca- poteva vedere solo da un occhio del quale aveva una visione del 4%. Mi supplicò che chiedessi a Jackson un autografo per sua figlia malata.
Credo che fosse Dio che mi mandò quell'anziana signora con il disegno ... lo afferrai e lo portai a Michael. Giuro che in quel momento non pensavo più al fallimento del concerto, o al denaro che avevo perso. Il mio unico pensiero era: "Che cosa sarebbe se questa ragazza riacquistasse la vista, dopo che lei ha ottenuto l'autografo di Jackson, solo per il puro desiderio di vederlo?" Così, lo feci ... entrai nel camerino e vidi Michael Jackson seduto con il suo costume per il concerto, perfettamente tranquillo, con le mani in grembo. Inoltre c'era il suo medico, Marcel Avram, e il capo della guardia del corpo. Furono sorpresi di vedermi con quel pezzo di carta e non immaginavano che cosa potesse essere. Spiegai la questione attraverso il mio interprete. Marcel Avram esplose dicendo, "Devi essere pazzo!
Hai perso una quantità incredibile di soldi! Hai fatto un lavoro pazzesco e tutto andrà all'inferno! Non hai niente di meglio da fare?" Risposi, "Sì, posso aver perso tutto, ma ho bisogno di un autografo. E se la ragazza riacquistasse la vista? ! Pensate a ciò, come se avessi investito tutti i soldi che ho perso per comprare quest'autografo!" Jackson, che stava ascoltando la nostra discussione, improvvisamente disse ad Avram: "Non immaginavo che un mio autografo costasse tanto ... mi esibirò. Però ho bisogno di pubblico, per favore, non riesco a cantare in uno stadio vuoto. E avrò necessità di molti teli di spugna per asciugare il palco". "Quindi firmò il disegno". No, non posso esprimervi quanto mi ringraziò per conto di Michel l'anziana signora…
Non ricordo come mi misi in contatto Vladimir Aleshin, direttore dello stadio, implorando aiuto. Per fortuna comprese la situazione e ordinò di aprire le porte dello stadio. Tutte le persone senza biglietto che si erano riunite intorno allo stadio (grazie a Dio, lì fuori c'erano abbastanza di persone) si riversarono all'interno della struttura. Nello stesso tempo, la mia squadra insieme a un poliziotto trovarono un negozio che vendeva asciugamani, forzammo la serratura (era già tardi ed era tutto chiuso) e furono presi due set di asciugamani. Scrivemmo una nota per i proprietari e il poliziotto rimase di guardia al negozio affinché nessuno rubasse la merce.
Oggi, dopo molti anni, è difficile spiegare come mi sentivo in quel momento. Quando avevamo perso ogni speranza, tutto improvvisamente si mise in moto. Jackson si sarebbe esibito. Attraversò il corridoio e salì la scala (la stessa in cui prendemmo il poliziotto.) Le sue guardie del corpo lo accompagnavano molto lentamente, Jackson era incredibilmente calmo. Pensai: "Ragazzi, a questo punto comunque vada non abbiamo niente da perdere." Mi sembrava che fossero trascorsi dei secoli prima del suo arrivo ...
Poi qualcosa esplose, saltò fuori dalla botola del palco e rimase immobile in mezzo alla scena tra nuvole di fumo. La pioggia continuava a cadere. Il pubblico dimenticò di respirare ".
'Penso che lui sapesse come preservare la sua energia e in qualche modo riuscì a riversarla al pubblico ... Michael esplose nella danza come un tuono nel cielo 'asserisce Samvel Gasparov.' E come se seguendo le sue indicazioni, centinaia di auto-parlanti fossero esplosi nell'intorno, tutto lo stadio esplose. Non avevo visto niente di simile in tutta la mia vita. Lacrime di gioia scorrevano sul mio viso. Un amico si avvicinò e mi offrì una bottiglia di vodka. Non mi resi conto in un primo momento che era alcol, mi sembrò acqua fredda. Consumai l'intera bottiglia, salii in macchina e andai a casa. Non riuscivo nemmeno a stare allo stadio - ero così esaurito. Non ricordo in che modo riuscii ad arrivare a casa. Quella sera mia moglie mi disse, "Hai vinto, il tuo concerto è iniziato! Hai fatto un buon lavoro. Al diavolo i soldi! Possiamo vendere la casa e le automobili, se abbiamo bisogno di pagare il debito. La cosa importante è che hai raggiunto il tuo scopo. Lui sta cantando e la gente lo sta ascoltando! "
Naturalmente non ci fu nessun riscontro economico dal concerto. Il giorno seguente incontrai Avram, e mi chiese di pagare solo le spese di viaggio del volo - Jackson non pretese il suo onorario, avrebbe dovuto percepire più di 400.000 dollari per quell'esibizione. Fu un gesto generoso e nobile. Penso che lui avesse semplicemente compreso che non ci fu data la possibilità di svolgere il nostro lavoro.
Li vedemmo partire dall'aeroporto e li salutammo. Da allora non ho più rivisto Michael o Avram. Nel 1996, quando Jackson ritornò a Mosca per la seconda volta, ero fuori città. Se fossi stato presente, avrei pagato pur di rivederlo.
Quello spettacolo del 1993 fu un punto di svolta nella mia vita. Mi sentii perso per un po' di tempo. Il sogno di Hollywood e Dessa scomparvero. La squadra si sciolse... è stata una vera pena che tutto sia finito così. Che cosa ottennero i miei nemici? Niente. Il concerto ci fu ugualmente.
Ora tutto il mondo parla di nuovo di Jackson. Penso che la gente dovrebbe lasciarlo in pace. Non credo in nessuna di quelle sporche storie su di lui, no. Era un uomo che salì su quel palco per una bambina cieca, superando tutti gli ostacoli, ed esibendosi perfettamente! Il mondo ha perso un genio. È così triste ... non vi è dubbio che Michael Jackson sarà ricordato nella storia per centinaia di anni, assieme a celebrità come i Beatles ed Elvis ".
Il 14 settembre Evan Chandler sporse denuncia per abusi sessuali nei confronti di suo figlio. E' facile immaginare come si potesse sentire Michael quel giorno. Durante quella tappa, in un giorno di pioggia, nella sua stanza presso Metropol Hotel, Michael scrisse la canzone "Stranger in Moscow".
traduzione di castello5067 per mjportal
Samvel Gasparov, regista di cinema, racconta la storia del concerto di Michael Jackson a Mosca nel 1993:
'Ho sentito parlare di Michael Jackson per la prima volta negli anni '70. Conoscevo perfino alcune delle sue canzoni, ma non ero un suo fan. Quando lavoravo come camionista, mi piaceva ascoltare musica georgiana. Dopo, quando m'iscrissi all'università, cominciò a piacermi Joe Dassin, Charles Aznavour, Tom Jones ed Engelbert Humperdinck. Ma ho sempre saputo chi era Jackson, e sapevo che era un famoso cantante.
Nei primi anni '90 il mio sogno era di realizzare un film chiamato " Run Brother, Run ". Alcuni cineasti americani espressero un po' d'interesse per la sceneggiatura, e nel 1992 andai in Romania, dove affittai una fondazione. A quel tempo, Michael Jackson si esibiva a Bucarest, e grazie a un amico comune mi fece conoscere il suo produttore Marcel Avram. Marcel mi chiese di aiutarlo a registrare il concerto per Michael e feci quello che potei. Fu un vero piacere. La prestazione di Michael mi lasciò sbalordito. Jackson mi aveva colpito molto - era un genio, questo è indiscutibile.
Me lo presentarono personalmente, e ricordo come strinsi la sua fredda e pallida mano. Il secondo giorno, dopo cena, parlai con Avram del mio desiderio di realizzare il mio film in USA e del mio bisogno di denaro. Da allora mi avevano fatto un'offerta per realizzare cinque film negli Stati Uniti. "Mi piaci", disse Avram. "Se desideri possiamo far esibire Michael a Mosca. Così puoi organizzare il concerto e fare qualche denaro." Pensai che sarebbe stato geniale, ma onestamente non credevo che fosse possibile. Ma poco dopo Abram mandò il suo staff a Mosca per incontrare "Dessa", la società che dirigevo in quel momento. Era una delle prime società russe private creata con lo scopo di fare cinema, e la squadra era composta da brava gente.
Improvvisamente il progetto si mise in moto. Il denaro si relegò all'ultimo posto dei miei pensieri. Ero pieno di entusiasmo, desideravo portare tal evento gioioso a quella gente - dopo tutto, era la prima volta che una grande star visitava la Russia. Dopo la visita della delegazione di Avram e fino al settembre 1993 fummo impegnati con i preparativi. Era la mia prima esperienza nel mondo dello spettacolo, e non potevo immaginare che sarebbe stato così duro e imprevedibile. Pensai che tutti gli "squali" dell'ambiente avrebbero contribuito e sostenuto questo mio progetto, ma fu esattamente il contrario - loro mi ostacolarono duramente e tentarono di boicottare lo spettacolo. Percepivo che tutti i nostri sforzi si vanificavano nel nulla.
Ricevemmo perfino telefonate di minacce. Fui attaccato dai media: scrissero che ero il re dell'industria degli alcolici e il capo della mafia cecena. Asserirono che stavo organizzando il concerto per vendere la vodka allo stadio. Fu un incubo! Pubblicarono articoli spazzatura anche su Jackson - che era un pedofilo, e che non era vero che Michael sarebbe venuto nel nostro paese, ma che un suo sosia avrebbe cantato le sue canzoni. Ma tutta questa schifezza non fece altro che spronarci ad andare avanti con il nostro progetto. Fu deciso che dovevamo realizzare lo spettacolo, senza pensare alle conseguenze.
I preparativi erano già in corso. Facemmo ciò che era nelle nostre possibilità per soddisfare i bisogni della squadra di Jackson. Per esempio, avevano chiesto un arredamento di pelle nera, quarantacinque biciclette e alcuni computer. Fu necessario coprire l'intero campo dello stadio, noleggiare automobili, prenotare una suite presidenziale dell'Hotel Metropole per Jackson e lo staff della sicurezza personale e gli altri membri a lui vicini e altre camere presso l'Hotel Ucraina per il resto della squadra. ... Durante la preparazione dell'intero progetto, ebbi un brutto presentimento che qualcosa sarebbe andato storto anche prima dell'arrivo di Michael.
Ricevemmo Jackson all'aeroporto Sheremetyevo-2 e lavorammo con lui durante i tre giorni precedenti il concerto. Può sorprendervi, ma non mi feci nessuna fotografia con lui. Ricordo, credo che fosse il giorno precedente al concerto, quando vidi una lunga fila d'impiegati dell'Ambasciata Americana entrare allo stadio. Jackson era vicino a una parete, tutti si avvicinarono uno ad uno per farsi un foto con lui. Accettava i loro abbracci con un sorriso obbligato. Non mi volli porre in quella fila. Con me era stato molto gentile e avrei potuto sfruttare quell'occasione, ma non mi piace l'opportunismo. Quando tutti ti corrono dietro, deve essere insopportabile. Credo che a Jackson gli fosse piaciuto il fatto che non gli stavo facendo pressione con lo scopo “di fare amicizia„ con lui. Per esempio, mai tentai di sedermi accanto a lui o iniziai una conversazione. Comunicava con me soprattutto attraverso il suo produttore, incaricato della sicurezza e medico.
Di solito Michael era riluttante e non prendeva decisioni. Durante i nostri incontri si sedeva in un angolo e ascoltava in silenzio. Le trattative erano condotte principalmente con Avram. M'impressionava come questo ragazzo silenzioso riuscisse a far impazzire il mondo intero, cantando e ballando. (Me compreso, mi aveva letteralmente elettrizzato in quel concerto in Romania). Così, quando rivolgevo domande a Jackson, non mi rispondeva direttamente. Guardava verso Avram se la questione era sullo spettacolo o l'addetto alla sicurezza se si trattava di una visita in città, e solo con il suo consenso rispondeva "sì" o "no". Era sorprendentemente tranquillo, calmo e un po' strano.
Una volta, all'una della notte chiese che lo accompagnassero da qualche parte dove poteva assaggiare una borsch [tipica minestra russa], così tutti dovemmo andare a un ristorante vicino al Monastero di Danilov. Servivano ottimo cibo, ma consumò solo il borsch con molto gusto. In un'altra occasione, durante una visita alla città, gli piacque la divisa di un capitano di polizia e chiese dove avrebbe potuto comprarne una uguale. Conferimmo con la polizia e lui gentilmente donò a Michael un'uniforme completa. Infatti, la mattina successiva ricevé l'uniforme in albergo, e quel regalo trasformò Jackson infantilmente felice. Lo trovava divertente, come un bambino.
Aveva un grande sogno, di vedere una parata nella Piazza Rossa dal Mausoleo. Naturalmente era qualcosa d'impossibile, ma cercammo di soddisfare tutti i suoi desideri e fu organizzata una sfilata della divisione Taman Alabin [presidio militare]. Le autorità ci aiutarono a costruire una tribuna su cui Michael avrebbe visto sfilare la parata. Marciò con le truppe mentre la sua squadra filmò un video. Quel giorno era in estasi dalla gioia.
Era come un gran bambino, davvero. Lo vidi seduto nella sua stanza, giocando con i passeggini del piano ... avreste dovuto vederlo circondato da bambini! Sembrava trasformarsi in una persona diversa; si mostrava sempre felice di firmare i loro autografi. Un mio caro amico mi chiese di invitare Michael all'Accademia di Ballo che frequentava sua figlia. Non pensavo che avrebbe accettato, perché i giorni di permanenza erano già pianificati - doveva visitare i luoghi d'interesse turistico, fare acquisti e incontrarsi con politici e persone del mondo della cultura.
( Molte star pop russe mi chiesero di presentarle a Michael, ma io normalmente rifiutai). Invece, quando proposi a Michael l'invito del mio amico, lui accettò subito. Annullò una delle visite in città e andammo insieme al balletto. I bambini gli resero un'accoglienza incredibile; ballarono per lui e fecero alcune fotografie. Era assolutamente felice e sembrava di non voler andare via da lì. Per quanto riguarda il presidente Eltsin, Michael non ebbe la possibilità di conoscerlo, benché avesse il desiderio di farlo.
Infine, i nostri "amici" avevano, in effetti, fatto un buon lavoro. La vendita dei biglietti furono molto esigue. In realtà, erano stati bloccati alle biglietterie: facemmo alcuni tentativi per comprarli noi stessi, ma ci fu riferito che erano "già venduti" o "l'ufficio era chiuso." Il 15 settembre, il giorno dello spettacolo, lo stadio era quasi vuoto. La pioggia aveva iniziato a cadere fin dal mattino. Vicino alla stazione della metropolitana, qualcuno aveva cominciato a diffondere la diceria che il concerto era stato cancellato a causa della pioggia, così la gente ritornò a casa invece di dirigersi verso lo stadio. A Jackson fu profetizzato che se fosse salito sul palco quel giorno, si sarebbe lesionata la colonna vertebrale. Poi si sparse la notizia che il team di Michael aveva portato la droga allo stadio.
La polizia arrivò con i cani cercando la droga dappertutto. Non trovando niente, andarono via, ma rimasero fuori in attesa, intanto qualcuno consegnò un messaggio dicendo che c'era una bomba nello stadio! Così ritornarono i poliziotti e iniziarono a cercare la bomba ... era una cosa da pazzi. Quelle persone cercarono in tutti i modi di far deragliare i nostri piani e ci riuscirono. Mi resi conto che era la fine. Nel frattempo, gli addetti dell'intelligence arrestarono un agente di polizia sorpreso sotto le scale del palco. Risultò che si era nascosto sotto le scale per registrare immagini di Jackson dal palco per il suo archivio personale. Gli agenti segreti sono ragazzi duri, e pensarono che si trattasse di un killer ingaggiato, e lo legarono, ruppero la sua macchina fotografica e gli tolsero la sua arma di servizio ... potete immaginare in quali condizioni mi trovavo?! Fu un susseguirsi di eventi negativi!
Pioveva 50-60 persone erano in piedi davanti al palco sotto gli ombrelli in attesa dell'inizio dello spettacolo. Il concerto era stato sospeso. C'era un silenzio sepolcrale. Io ero seduto nel mio ufficio con la mia squadra, tutti noi eravamo disperati. Il progetto era fallito, avevo perso. I soldi che avevamo prima di quest'avventura erano almeno sufficienti per un cortometraggio, ma fino allora avevamo perso tutti i soldi per organizzare la manifestazione. Dissi addio al mio sogno di realizzare il film ... Come ho menzionato prima, Dessa era la prima compagnia privata cinematografica nel paese. Non è come quando un ricco proprietario è padrone di uno studio cinematografico ...
Poi uno dei miei collaboratori mi riferì che c'era una donna anziana che mi stava aspettando. Ero in stato di shock, completamente frustrato e non m'interessava chi voleva parlare con me. La lasciai comunque entrare. Era tutta bagnata dalla pioggia e piangeva. Tra le mani teneva un disegno. Era un'immagine di Michael Jackson rappresentata da sua figlia. In realtà somigliava più a Che Guevara o a Lev Tolstoj. La signora mi raccontò una storia molto triste, di sua figlia che fin dalla nascita era semi cieca- poteva vedere solo da un occhio del quale aveva una visione del 4%. Mi supplicò che chiedessi a Jackson un autografo per sua figlia malata.
Credo che fosse Dio che mi mandò quell'anziana signora con il disegno ... lo afferrai e lo portai a Michael. Giuro che in quel momento non pensavo più al fallimento del concerto, o al denaro che avevo perso. Il mio unico pensiero era: "Che cosa sarebbe se questa ragazza riacquistasse la vista, dopo che lei ha ottenuto l'autografo di Jackson, solo per il puro desiderio di vederlo?" Così, lo feci ... entrai nel camerino e vidi Michael Jackson seduto con il suo costume per il concerto, perfettamente tranquillo, con le mani in grembo. Inoltre c'era il suo medico, Marcel Avram, e il capo della guardia del corpo. Furono sorpresi di vedermi con quel pezzo di carta e non immaginavano che cosa potesse essere. Spiegai la questione attraverso il mio interprete. Marcel Avram esplose dicendo, "Devi essere pazzo!
Hai perso una quantità incredibile di soldi! Hai fatto un lavoro pazzesco e tutto andrà all'inferno! Non hai niente di meglio da fare?" Risposi, "Sì, posso aver perso tutto, ma ho bisogno di un autografo. E se la ragazza riacquistasse la vista? ! Pensate a ciò, come se avessi investito tutti i soldi che ho perso per comprare quest'autografo!" Jackson, che stava ascoltando la nostra discussione, improvvisamente disse ad Avram: "Non immaginavo che un mio autografo costasse tanto ... mi esibirò. Però ho bisogno di pubblico, per favore, non riesco a cantare in uno stadio vuoto. E avrò necessità di molti teli di spugna per asciugare il palco". "Quindi firmò il disegno". No, non posso esprimervi quanto mi ringraziò per conto di Michel l'anziana signora…
Non ricordo come mi misi in contatto Vladimir Aleshin, direttore dello stadio, implorando aiuto. Per fortuna comprese la situazione e ordinò di aprire le porte dello stadio. Tutte le persone senza biglietto che si erano riunite intorno allo stadio (grazie a Dio, lì fuori c'erano abbastanza di persone) si riversarono all'interno della struttura. Nello stesso tempo, la mia squadra insieme a un poliziotto trovarono un negozio che vendeva asciugamani, forzammo la serratura (era già tardi ed era tutto chiuso) e furono presi due set di asciugamani. Scrivemmo una nota per i proprietari e il poliziotto rimase di guardia al negozio affinché nessuno rubasse la merce.
Oggi, dopo molti anni, è difficile spiegare come mi sentivo in quel momento. Quando avevamo perso ogni speranza, tutto improvvisamente si mise in moto. Jackson si sarebbe esibito. Attraversò il corridoio e salì la scala (la stessa in cui prendemmo il poliziotto.) Le sue guardie del corpo lo accompagnavano molto lentamente, Jackson era incredibilmente calmo. Pensai: "Ragazzi, a questo punto comunque vada non abbiamo niente da perdere." Mi sembrava che fossero trascorsi dei secoli prima del suo arrivo ...
Poi qualcosa esplose, saltò fuori dalla botola del palco e rimase immobile in mezzo alla scena tra nuvole di fumo. La pioggia continuava a cadere. Il pubblico dimenticò di respirare ".
'Penso che lui sapesse come preservare la sua energia e in qualche modo riuscì a riversarla al pubblico ... Michael esplose nella danza come un tuono nel cielo 'asserisce Samvel Gasparov.' E come se seguendo le sue indicazioni, centinaia di auto-parlanti fossero esplosi nell'intorno, tutto lo stadio esplose. Non avevo visto niente di simile in tutta la mia vita. Lacrime di gioia scorrevano sul mio viso. Un amico si avvicinò e mi offrì una bottiglia di vodka. Non mi resi conto in un primo momento che era alcol, mi sembrò acqua fredda. Consumai l'intera bottiglia, salii in macchina e andai a casa. Non riuscivo nemmeno a stare allo stadio - ero così esaurito. Non ricordo in che modo riuscii ad arrivare a casa. Quella sera mia moglie mi disse, "Hai vinto, il tuo concerto è iniziato! Hai fatto un buon lavoro. Al diavolo i soldi! Possiamo vendere la casa e le automobili, se abbiamo bisogno di pagare il debito. La cosa importante è che hai raggiunto il tuo scopo. Lui sta cantando e la gente lo sta ascoltando! "
Naturalmente non ci fu nessun riscontro economico dal concerto. Il giorno seguente incontrai Avram, e mi chiese di pagare solo le spese di viaggio del volo - Jackson non pretese il suo onorario, avrebbe dovuto percepire più di 400.000 dollari per quell'esibizione. Fu un gesto generoso e nobile. Penso che lui avesse semplicemente compreso che non ci fu data la possibilità di svolgere il nostro lavoro.
Li vedemmo partire dall'aeroporto e li salutammo. Da allora non ho più rivisto Michael o Avram. Nel 1996, quando Jackson ritornò a Mosca per la seconda volta, ero fuori città. Se fossi stato presente, avrei pagato pur di rivederlo.
Quello spettacolo del 1993 fu un punto di svolta nella mia vita. Mi sentii perso per un po' di tempo. Il sogno di Hollywood e Dessa scomparvero. La squadra si sciolse... è stata una vera pena che tutto sia finito così. Che cosa ottennero i miei nemici? Niente. Il concerto ci fu ugualmente.
Ora tutto il mondo parla di nuovo di Jackson. Penso che la gente dovrebbe lasciarlo in pace. Non credo in nessuna di quelle sporche storie su di lui, no. Era un uomo che salì su quel palco per una bambina cieca, superando tutti gli ostacoli, ed esibendosi perfettamente! Il mondo ha perso un genio. È così triste ... non vi è dubbio che Michael Jackson sarà ricordato nella storia per centinaia di anni, assieme a celebrità come i Beatles ed Elvis ".
Il 14 settembre Evan Chandler sporse denuncia per abusi sessuali nei confronti di suo figlio. E' facile immaginare come si potesse sentire Michael quel giorno. Durante quella tappa, in un giorno di pioggia, nella sua stanza presso Metropol Hotel, Michael scrisse la canzone "Stranger in Moscow".
traduzione di castello5067 per mjportal
Ultima modifica di silvia80 il Lun 9 Gen 2012 - 22:53 - modificato 1 volta.
silvia80- King of Pop
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Bucarest 1992
la parte di JAM cantata dal corista non si sente, Michael sbaglia a cantare ma per fortuna si copre la bocca ma è chiaro che sta cantanto in playback
Durante l’esecuzione di Billie Jean Michael si dimentica dei passi
Me lo sono persoooooooooo
la parte di JAM cantata dal corista non si sente, Michael sbaglia a cantare ma per fortuna si copre la bocca ma è chiaro che sta cantanto in playback
Durante l’esecuzione di Billie Jean Michael si dimentica dei passi
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Nel 1990 nasce la Point Of Light Foundation creata dal presidente Bush Senior, per incoraggiare i cittadini americani ad indirizzare i loro servizi alla comunità in "una chiamata all'azione".
Il 1° maggio 1992 il presidente Bush presenta Michael Jackson con un premio riconoscendolo come Point Of Light Ambassador.
Il premio riconosce a Michael gli sforzi nell'invitare a Neverland i bambini svantaggiati ed emarginati e per il tempo speso negli ospedali, orfanotrofi, case di assistenza ed ospizi.
silvia80- King of Pop
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Wooow questa mi mancava *--*
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Rosa Parks e il video Bad
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Avete sicuramente sentito parlare di Rosa Parks - 4 febbraio 1913 –24 ottobre 2005, questa sarta nera era diventata l’emblema della lotta contro la segregazione razziale negli Stati Uniti.
Il primo dicembre 2005 a Montgomery (Alabama), mentre era seduta in un autobus, entrò un passeggero bianco. Il conduttore dell’autobus, James Blake, gli ordinò allora di cedere il posto come esigeva il regolamento dell’epoca.
Rosa Parks si rifiutò, venne arrestata dalla polizia e condannata.
Su iniziativa di Martin Luter King, i bus di Montgomery saranno in seguito boicottati dai neri per 381 giorni. Nel 1956 questa lotta umanitaria finirà per portare i suoi frutti poiché i razzisti furono decretati anticostituzionali. Nel suo cortometraggio “BAD”, una scena ricorda fortemente una foto di Rosa Parks scattata dall’agente Corbis.
Guardate il video e noterete una somiglianza impressionante tra Rosa Parks e la donna seduta su un autobus di periferia accanto a Michael Jackson
traduzione di castello5067 per mjportal
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Avete sicuramente sentito parlare di Rosa Parks - 4 febbraio 1913 –24 ottobre 2005, questa sarta nera era diventata l’emblema della lotta contro la segregazione razziale negli Stati Uniti.
Il primo dicembre 2005 a Montgomery (Alabama), mentre era seduta in un autobus, entrò un passeggero bianco. Il conduttore dell’autobus, James Blake, gli ordinò allora di cedere il posto come esigeva il regolamento dell’epoca.
Rosa Parks si rifiutò, venne arrestata dalla polizia e condannata.
Su iniziativa di Martin Luter King, i bus di Montgomery saranno in seguito boicottati dai neri per 381 giorni. Nel 1956 questa lotta umanitaria finirà per portare i suoi frutti poiché i razzisti furono decretati anticostituzionali. Nel suo cortometraggio “BAD”, una scena ricorda fortemente una foto di Rosa Parks scattata dall’agente Corbis.
Guardate il video e noterete una somiglianza impressionante tra Rosa Parks e la donna seduta su un autobus di periferia accanto a Michael Jackson
traduzione di castello5067 per mjportal
Ultima modifica di silvia80 il Lun 9 Gen 2012 - 0:16 - modificato 1 volta.
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
La dedica di Invincible
L’album Invincible è stato dedicato a Benjamin Hermansen. Questo giovane norvegese di 15 anni è stato picchiato a morte da un gruppo di neo-nazisti nel gennaio del 2000, a causa del colore della sua pelle.
E’ stato Omer Bhatti, amico di Benjamin e conoscente di Michael Jackson che gli ha parlato di questo dramma. Il cantante ha scritto nel libretto di Invincible: “Non dimentichiamo che non bisogna giudicare un essere umano dal colore della sua pelle ma dal contenuto della sua anima. Benjamin, ti amiamo, riposa in pace”.
Inoltre, nei ringraziamenti dell’album, è anche scritta questa frase “Vi amo Jabbar e Gipsy”: Jabbar è la giraffa della star, Gipsy è il suo elefante, regalatogli da Elizabeth Taylor.
Un grosso bacio Zouzou
Tra i ringraziamenti dell’album Bad figura questo strano messaggio “Un grosso bacio Zouzou” indirizzato ad una certa Christine Decroix. Chi è? E’ un’amica belga di Quincy Jones.
Lei ha composto le parole per la versione francese di “I Just Can’t Stop Loving You” (“Je ne veux pas la fin de nous”).
Questa versione della song è stata registrata nel luglio 1987 e terminata a settembre dopo un periodo di interruzione, a causa delle prove del Bad Tour.
Non è mai stata messa ufficialmente in commercio ma circola in internet.
Per quanto riguarda Christine Decroiz, è sfortunatamente morta di cancro a metà degli anni 90.
traduzione di castello5067 per mjportal
Ultima modifica di silvia80 il Lun 9 Gen 2012 - 0:07 - modificato 1 volta.
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Zouzou che bel nome
Mi dispiace per quel ragazzo..Ignoranza umana
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Sarà il nome che darò ad un mio futuro figlio
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
non ci ho fatto neanche caso a quella dedica
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Bubbles privato di soggiorno in Inghilterra
Quando Michael Jackson è arrivato in Gran Bretagna per il BAD Tour (1987),ha avuto la sgradevole sorpresa d’apprendere che per ragione delle misure dei controlli sanitari molto precise nel paese,la sua scimmia Bubbles dovrà passare tutto il suo soggiorno in una gabbia!Difficile da concepire per la star e il suo scimpanzé…il quale era ancora abituato a essere trattato come un essere umano. Bubbles portava dei vestiti,andava da solo alla toilette,mangiava a tavola con una forchetta…Il cantante,piuttosto che vederlo restare in una gabbia,ha preferito riportarlo in California. Per consolarlo,i suoi amici gli hanno offerto uno scimpanzé di peluche battezzato Cuddles(Coccole).
Michael Jackson a Disneyland Paris 1992
(testimonianza di un impiegato del parco)
Michael Jackson stranamente, non era venuto per la pre-apertura del parco, dove noi abbiamo visto sfilare, per tre giorni tutto il fior fiore dei personaggi del pianeta sotto i nostri occhi stupiti.
No, è sbarcato alcuni mesi dopo, sicuramente sicuro di essere sconosciuto in Francia, perché passeggiava in pieno giorno, con il suo vestito rosso e dorato, così poco vistoso e riconoscibile. Naturalmente è stato circondato da una trentina di guardie del corpo e altrettanti manager Disney, ma questo non ha assolutamente impedito la confusione.
Per farvi un’idea, ha impiegato mezz’ora per passare dall’uscita di Pinocchio a Peter Pan.
Ha voluto fare Orbitron, ma dopo nove rotazioni in aria, alla vista di tutti, c’era talmente tanta gente intorno alla giostra che la sicurezza ha quasi dovuto chiamare un elicottero per farlo uscire
Dopo poco, quando è arrivato a Star Tours, tutto il suo corteo era sfinito.
Ci chiesero di bloccare i curiosi in fondo alla fila di attesa, tempo di metterlo nella cabina 6.
Poi, alla fine del giro, eravamo tre membri del cast per fare blocco nel corridoio di uscita perché le persone andassero nella direzione giusta.
Vale a dire dalla parte opposta di Michael!
Dopo la sua visita alla vip room, la sala privata dove ci sono i simulatori, le sue guardie del corpo si sono preoccupate di farlo uscire dal backstage. La, in fondo alle scale alla fine del corridoio, lo aspettava una grossa macchina dove avrebbe potuto finalmente respirare. Ma il volo della cabina 2 stava per finire e molte persone avevano avuto il tempo di vederlo!
Facevamo una fatica incredibile per controllarli, uno dei miei colleghi gli diceva che era un sosia.
Ho inventato anch’io una grossa bugia. Dicevo che era il proseguo 3D di Captain EO che era stato esteso al resto del parco. Alla fine, dicevo qualsiasi cosa per guadagnare tempo e con mia grande sorpresa, alcuni mi hanno creduto.
Finalmente il corridoio si è vuotato. Per curiosità, siamo andati a vedere la porta del Backstage per vedere se era riuscito ad andare. La sorpresa fu grande nel vedere la macchina presa d’assalto dai membri del cast!! Erano una quindicina coricati sulla macchina che gridavano a pieni polmoni!! ..con grande dispiacere dei nostri manager!! La vergogna!!
Adesso capirete perché non viene più durante le ore di apertura o si maschera. Visita il parco quando è chiuso, quando si vuota. Dice un po’ prima dove vuole andare e un piccolo gruppo di membri del cast si affrettando ad andare a riaprire l’attrazione o il negozio.
traduzioni a cura di castello5067 e LOVE per mjportal
Quando Michael Jackson è arrivato in Gran Bretagna per il BAD Tour (1987),ha avuto la sgradevole sorpresa d’apprendere che per ragione delle misure dei controlli sanitari molto precise nel paese,la sua scimmia Bubbles dovrà passare tutto il suo soggiorno in una gabbia!Difficile da concepire per la star e il suo scimpanzé…il quale era ancora abituato a essere trattato come un essere umano. Bubbles portava dei vestiti,andava da solo alla toilette,mangiava a tavola con una forchetta…Il cantante,piuttosto che vederlo restare in una gabbia,ha preferito riportarlo in California. Per consolarlo,i suoi amici gli hanno offerto uno scimpanzé di peluche battezzato Cuddles(Coccole).
Michael Jackson a Disneyland Paris 1992
(testimonianza di un impiegato del parco)
Michael Jackson stranamente, non era venuto per la pre-apertura del parco, dove noi abbiamo visto sfilare, per tre giorni tutto il fior fiore dei personaggi del pianeta sotto i nostri occhi stupiti.
No, è sbarcato alcuni mesi dopo, sicuramente sicuro di essere sconosciuto in Francia, perché passeggiava in pieno giorno, con il suo vestito rosso e dorato, così poco vistoso e riconoscibile. Naturalmente è stato circondato da una trentina di guardie del corpo e altrettanti manager Disney, ma questo non ha assolutamente impedito la confusione.
Per farvi un’idea, ha impiegato mezz’ora per passare dall’uscita di Pinocchio a Peter Pan.
Ha voluto fare Orbitron, ma dopo nove rotazioni in aria, alla vista di tutti, c’era talmente tanta gente intorno alla giostra che la sicurezza ha quasi dovuto chiamare un elicottero per farlo uscire
Dopo poco, quando è arrivato a Star Tours, tutto il suo corteo era sfinito.
Ci chiesero di bloccare i curiosi in fondo alla fila di attesa, tempo di metterlo nella cabina 6.
Poi, alla fine del giro, eravamo tre membri del cast per fare blocco nel corridoio di uscita perché le persone andassero nella direzione giusta.
Vale a dire dalla parte opposta di Michael!
Dopo la sua visita alla vip room, la sala privata dove ci sono i simulatori, le sue guardie del corpo si sono preoccupate di farlo uscire dal backstage. La, in fondo alle scale alla fine del corridoio, lo aspettava una grossa macchina dove avrebbe potuto finalmente respirare. Ma il volo della cabina 2 stava per finire e molte persone avevano avuto il tempo di vederlo!
Facevamo una fatica incredibile per controllarli, uno dei miei colleghi gli diceva che era un sosia.
Ho inventato anch’io una grossa bugia. Dicevo che era il proseguo 3D di Captain EO che era stato esteso al resto del parco. Alla fine, dicevo qualsiasi cosa per guadagnare tempo e con mia grande sorpresa, alcuni mi hanno creduto.
Finalmente il corridoio si è vuotato. Per curiosità, siamo andati a vedere la porta del Backstage per vedere se era riuscito ad andare. La sorpresa fu grande nel vedere la macchina presa d’assalto dai membri del cast!! Erano una quindicina coricati sulla macchina che gridavano a pieni polmoni!! ..con grande dispiacere dei nostri manager!! La vergogna!!
Adesso capirete perché non viene più durante le ore di apertura o si maschera. Visita il parco quando è chiuso, quando si vuota. Dice un po’ prima dove vuole andare e un piccolo gruppo di membri del cast si affrettando ad andare a riaprire l’attrazione o il negozio.
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Ultima modifica di silvia80 il Lun 9 Gen 2012 - 0:04 - modificato 1 volta.
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Ooooh Bubbless!!*-*
La cosa di Disneyland non la sapevo..
Ma si sa..Non si può far entrare Michael Jackson a disneyland in orario di apertura!!u.u è assurdo anche pensarlo!
La cosa di Disneyland non la sapevo..
Ma si sa..Non si può far entrare Michael Jackson a disneyland in orario di apertura!!u.u è assurdo anche pensarlo!
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
beh a me nnon piace molto quando gli animali vengono trattati da esseri umani, ma vedere Bubbles cosi educato è divertente e fa piacere!!
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Problemi alimentari
Michael Jackson è sempre stato molto magro e nel 2005 ha ammesso che per lui il mangiare non era una fonte di piacere, che si alimentava più per necessità che per voglia. Perde rapidamente peso quando un evento stressante si presenta nella sua vita e questo è stato particolarmente evidente al momento del suo processo nel 2005. Il suo nutrizionista, invitato dall’emissione televisiva americana “Extra!” ha dichiarato che durante il processo, il peso del cantante era sceso fino a 42.6 (94 pounds) a causa di una disidratazione acuta e di un’alimentazione insufficiente:
“E’ stato il padre di Michael, Joseph, che mi ha chiamato per chiedermi di aiutare suo figlio. Mi ha detto che Michael era chiuso nella sua da 30 giorni e rifiutava di mangiare. Sono rimasto stupefatto, ci sono volute quattro iniezioni in indovena per reidratarlo. In seguito ho fatto tre ore di corso di cucina ai suoi cuochi per insegnargli a mescolare vitamine e erbe aromatiche al suo mangiare perché ritrovasse le forze e per far si che il suo peso si stabilizzasse. Era più forte in tribunale di quanto non lo fosse rientrando a casa dopo le udienze. Era una volta arrivato a casa che poteva crollare, lasciarsi invadere dal dolore e sentire il dolore del suo corpo. Era uno zombie. Non aveva assolutamente appetito e non mangiava più. Non c’era niente da fare per potergli far tornare l’appetito. Era così disidratato che pensavo potesse sviluppare dei calcoli renali”.
Il cantante americano era spesso soggetto a dei periodi di disidratazione acuta (come ad esempio nel 1993, quando fu obbligato ad annullare numerosi concerti della sua tournée Dangerous; oppure nel 1995 quando svenne sul palco del Beacon Theater mentre faceva le prove per un concerto speciale che doveva essere diffuso sul canale HBO).
Antenati
Uno degli antenati di Michael è un indiano Choctaw chiamato July Gale, il quale ebbe un figlio con una schiava di colore. Il loro figlio venne chiamato Nero Jack's son (Nero figlio di Jack), storpiato poi in Jackson. Essendo nato da una donna schiava, anche Nero condusse la sua vita da schiavo provando anche a scappare. Acquistò, infine, la libertà dopo la guerra civile e morì all'età di 96 anni nel 1934. Da Nero nacque Samuel, nonno paterno di Michael.
Samuel sposò Chrystalee ed ebbero Joe, padre di MJ. Joe aveva 15 anni quando i genitori divorziarono, e andò a vivere con il padre in California mentre suo fratello e sua sorella andarono con la madre in Indiana. Joe, scontento della sistemazione poco dopo si traferì dalla madre.
Anche Ketherine Scruse, madre di Michael, ha antenati non afroamericani. Il suo bisnonno infatti, Kendell Bronw, era di razza bianca, e grande appassionato di musica. Kendell Bronw cambiò poi nome in Screwes. La madre di Michael infatti venne battezzata Kettie B. Screws, cambiò poi nome nel più elegante Ketherine Esther Scruse.
Katherine, originaria dell'Alabama, si trasferì in Indiana con il padre Prince e la madre Martha.
Joe e Katherine si sposarono il 5 novembre del 1949 e si trasferino a Gary, Indiana; città natale di tutti i Jackson più famosi d' America.
Fonte: Michael Jackson FanSquare Forum
traduzione a cura di LOve e castello 5067 per mjportal
Michael Jackson è sempre stato molto magro e nel 2005 ha ammesso che per lui il mangiare non era una fonte di piacere, che si alimentava più per necessità che per voglia. Perde rapidamente peso quando un evento stressante si presenta nella sua vita e questo è stato particolarmente evidente al momento del suo processo nel 2005. Il suo nutrizionista, invitato dall’emissione televisiva americana “Extra!” ha dichiarato che durante il processo, il peso del cantante era sceso fino a 42.6 (94 pounds) a causa di una disidratazione acuta e di un’alimentazione insufficiente:
“E’ stato il padre di Michael, Joseph, che mi ha chiamato per chiedermi di aiutare suo figlio. Mi ha detto che Michael era chiuso nella sua da 30 giorni e rifiutava di mangiare. Sono rimasto stupefatto, ci sono volute quattro iniezioni in indovena per reidratarlo. In seguito ho fatto tre ore di corso di cucina ai suoi cuochi per insegnargli a mescolare vitamine e erbe aromatiche al suo mangiare perché ritrovasse le forze e per far si che il suo peso si stabilizzasse. Era più forte in tribunale di quanto non lo fosse rientrando a casa dopo le udienze. Era una volta arrivato a casa che poteva crollare, lasciarsi invadere dal dolore e sentire il dolore del suo corpo. Era uno zombie. Non aveva assolutamente appetito e non mangiava più. Non c’era niente da fare per potergli far tornare l’appetito. Era così disidratato che pensavo potesse sviluppare dei calcoli renali”.
Il cantante americano era spesso soggetto a dei periodi di disidratazione acuta (come ad esempio nel 1993, quando fu obbligato ad annullare numerosi concerti della sua tournée Dangerous; oppure nel 1995 quando svenne sul palco del Beacon Theater mentre faceva le prove per un concerto speciale che doveva essere diffuso sul canale HBO).
Antenati
Uno degli antenati di Michael è un indiano Choctaw chiamato July Gale, il quale ebbe un figlio con una schiava di colore. Il loro figlio venne chiamato Nero Jack's son (Nero figlio di Jack), storpiato poi in Jackson. Essendo nato da una donna schiava, anche Nero condusse la sua vita da schiavo provando anche a scappare. Acquistò, infine, la libertà dopo la guerra civile e morì all'età di 96 anni nel 1934. Da Nero nacque Samuel, nonno paterno di Michael.
Samuel sposò Chrystalee ed ebbero Joe, padre di MJ. Joe aveva 15 anni quando i genitori divorziarono, e andò a vivere con il padre in California mentre suo fratello e sua sorella andarono con la madre in Indiana. Joe, scontento della sistemazione poco dopo si traferì dalla madre.
Anche Ketherine Scruse, madre di Michael, ha antenati non afroamericani. Il suo bisnonno infatti, Kendell Bronw, era di razza bianca, e grande appassionato di musica. Kendell Bronw cambiò poi nome in Screwes. La madre di Michael infatti venne battezzata Kettie B. Screws, cambiò poi nome nel più elegante Ketherine Esther Scruse.
Katherine, originaria dell'Alabama, si trasferì in Indiana con il padre Prince e la madre Martha.
Joe e Katherine si sposarono il 5 novembre del 1949 e si trasferino a Gary, Indiana; città natale di tutti i Jackson più famosi d' America.
Fonte: Michael Jackson FanSquare Forum
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Ultima modifica di silvia80 il Dom 8 Gen 2012 - 23:57 - modificato 1 volta.
silvia80- King of Pop
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
povero Michael. Non si può neanche lontanemente immaginare quale sofferenza abbia patito a causa i quei mostri.
mija.jami- King of Pop
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
...Povero Mike...Che ha dovuto passare per non mangiare per 30 giorni..
L'hanno proprio ucciso con quelle accuse..
Uhauuuu!!La storia del nome Jackson non la sapevo..^^
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Re: Curiosità e Aneddoti della vita artistica e personale di Michael
Dopo il verdetto di innocenza
A pochi giorni dall'emissione del verdetto di innocenza da tutti i capi di accusa a carico di Michael Jackson emesso dalla corte di giustizia di Santa Barbara, Michael è presente nella classifica dei Movers & Shakers su Amazon.com con quattro titoli, tutti fra i primi cinque nelle vendite:
2. Off The Wall + 2,975% oggi
3. Michael Jackson: The Ultimate collection + 2,830% oggi
4. Thriller + 1,589% oggi
5. Number One + 676%
Anche HMV comunica che, dopo l'assoluzione le vendite di Michael sono aumentate del 300%.
Stesso trend di crescita in altri negozi di musica
I minuti prima e dopo del verdetto
Durante i minuti che hanno preceduto la pronuncia del verdetto Jermaine piange, la tensione è altissima. Michael in auto insieme alla sorella Rebby, legge qualche brano delle scritture, muovendo nervosamente una gamba, ripetendo "Perchè?"
Subito dopo la sentenza, secondo Jermaine, Michael ha cercato di sdrammatizzare il momento: ha mangiato un sandwich poi ha guardato un film comico dei re Marmittoni e non la smetteva di ridere. Poi sono arrivati gli altri e ci siamo abbracciati. Michael aveva superato un aprova davvero difficile: lui è rimasto in piedi tutto il tempo a testa alta. Malgrado il processo Michael continuerà ancora ad aiutare i bambini attraverso le organizzazioni benefiche ma lo farà a distanza. Non sarà più cosi disponibile, ma donerà sempre perchè saper donare è il suo dono benedettto.
L'amara lezione imparata dal processo da Michael e dalla famiglia Jackson è la consapevolezza che non viviamo in una società democratica:intravedi nella società ogni particolare della democrazia ma poi se ti scontri con essa senti il sapore della dittatura.
traduzione a cura di castello 5067 per mjportal
A pochi giorni dall'emissione del verdetto di innocenza da tutti i capi di accusa a carico di Michael Jackson emesso dalla corte di giustizia di Santa Barbara, Michael è presente nella classifica dei Movers & Shakers su Amazon.com con quattro titoli, tutti fra i primi cinque nelle vendite:
2. Off The Wall + 2,975% oggi
3. Michael Jackson: The Ultimate collection + 2,830% oggi
4. Thriller + 1,589% oggi
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Anche HMV comunica che, dopo l'assoluzione le vendite di Michael sono aumentate del 300%.
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I minuti prima e dopo del verdetto
Durante i minuti che hanno preceduto la pronuncia del verdetto Jermaine piange, la tensione è altissima. Michael in auto insieme alla sorella Rebby, legge qualche brano delle scritture, muovendo nervosamente una gamba, ripetendo "Perchè?"
Subito dopo la sentenza, secondo Jermaine, Michael ha cercato di sdrammatizzare il momento: ha mangiato un sandwich poi ha guardato un film comico dei re Marmittoni e non la smetteva di ridere. Poi sono arrivati gli altri e ci siamo abbracciati. Michael aveva superato un aprova davvero difficile: lui è rimasto in piedi tutto il tempo a testa alta. Malgrado il processo Michael continuerà ancora ad aiutare i bambini attraverso le organizzazioni benefiche ma lo farà a distanza. Non sarà più cosi disponibile, ma donerà sempre perchè saper donare è il suo dono benedettto.
L'amara lezione imparata dal processo da Michael e dalla famiglia Jackson è la consapevolezza che non viviamo in una società democratica:intravedi nella società ogni particolare della democrazia ma poi se ti scontri con essa senti il sapore della dittatura.
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Ultima modifica di silvia80 il Dom 8 Gen 2012 - 23:54 - modificato 1 volta.
silvia80- King of Pop
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