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La Toya Biografia
5 partecipanti
Michael Jackson the King of Love... :: LA TOYA JACKSON WORLD :: LA TOYA JACKSON :: La Toya Discussioni
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Re: La Toya Biografia
La Toya Jackson è stata ingannata in un matrimonio forzato e picchiata più volte.
La star del mondo dello spettacolo ha rivelato come lei è stata rapita dopo un concerto di alto successo
Ha detto:
"Mi esibivo a Las Vegas, e lui mi ha afferrato, portandomi fuori scena.
Mi ha detto: 'chiama la sicurezza' l'ho fatto, e lui mi ha sbattuto fuori da qualche parte in una limousine.."
La cantante - sorella grande Re del pop Michael Jackson - è stato guidata in una cappella segreta dove il suo ex marito l'ha chiesta in matrimonio.
Ha detto:
"Sono uscita, e una signora mi chiese il nome da nubile di mia madre.
Era una giudice di pace. Eravamo lì per sposarci.Ho corso per tre volte, ma la sicurezza mi afferrò. Ho detto: 'Please let me go'. [Per favore lasciatemi andare]
Ma la sicurezza ha detto: 'Ci sono alcune cose che vanno fatte anche se non vuoi.'".
E dopo aver ufficializzato le ''nozze'' , suo ''marito'' diventò violento.
Ha aggiunto:
" Dopo sei mesi ho chiesto l' annullamento.
Ma lui mi ha picchiato e ha detto: '. I'll never let you go'" [Non ti lascierò andare]
Fonte: http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/showbiz/big_brother/article2103460.ece
Me l'ha dato Duny, i ringraziamenti vanno a lei
La star del mondo dello spettacolo ha rivelato come lei è stata rapita dopo un concerto di alto successo
Ha detto:
"Mi esibivo a Las Vegas, e lui mi ha afferrato, portandomi fuori scena.
Mi ha detto: 'chiama la sicurezza' l'ho fatto, e lui mi ha sbattuto fuori da qualche parte in una limousine.."
La cantante - sorella grande Re del pop Michael Jackson - è stato guidata in una cappella segreta dove il suo ex marito l'ha chiesta in matrimonio.
Ha detto:
"Sono uscita, e una signora mi chiese il nome da nubile di mia madre.
Era una giudice di pace. Eravamo lì per sposarci.Ho corso per tre volte, ma la sicurezza mi afferrò. Ho detto: 'Please let me go'. [Per favore lasciatemi andare]
Ma la sicurezza ha detto: 'Ci sono alcune cose che vanno fatte anche se non vuoi.'".
E dopo aver ufficializzato le ''nozze'' , suo ''marito'' diventò violento.
Ha aggiunto:
" Dopo sei mesi ho chiesto l' annullamento.
Ma lui mi ha picchiato e ha detto: '. I'll never let you go'" [Non ti lascierò andare]
Fonte: http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/showbiz/big_brother/article2103460.ece
Me l'ha dato Duny, i ringraziamenti vanno a lei
Sere_MJ- The Legend
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Re: La Toya Biografia
te c'hanno mai mannato...a quer paeseeeee sapessi quanta gente che ce staaaaaaaa.... a Jackkkk te lo dico cor core...ma vaffffffff*****Sere_MJ ha scritto:Ma lui mi ha picchiato e ha detto: '. I'll never let you go'"[/i] [Non ti lascierò andare]
ps: scusate lo sfogo in dialetto ma quando ci vuole ci vuole!!!!
** DirtyDianaEle **- Admin
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Re: La Toya Biografia
vacci a sto paese che ti diverti!!
Sere_MJ- The Legend
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Re: La Toya Biografia
** DirtyDianaEle ** ha scritto:te c'hanno mai mannato...a quer paeseeeee sapessi quanta gente che ce staaaaaaaa.... a Jackkkk te lo dico cor core...ma vaffffffff*****Sere_MJ ha scritto:Ma lui mi ha picchiato e ha detto: '. I'll never let you go'"[/i] [Non ti lascierò andare]
ps: scusate lo sfogo in dialetto ma quando ci vuole ci vuole!!!!
ti Dirty in pieno visto che gli hai espresso il tuo concetto "de Core"!!!!
ma cioè scusate in pratic le hanno fatto un agguato dopo lo spettacolo???
ma la madre e i fratelli quando lo hanno saputo che cavolo avranno fatto?
niente per me ....
Re: La Toya Biografia
Ormai si erano sposati, chissà Joe
"Ormai sei sposata U_U dammi 10250456845 dollari"
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Sere_MJ- The Legend
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Re: La Toya Biografia
e si non potevo fare meglio....Fairy MJ ha scritto:** DirtyDianaEle ** ha scritto:te c'hanno mai mannato...a quer paeseeeee sapessi quanta gente che ce staaaaaaaa.... a Jackkkk te lo dico cor core...ma vaffffffff*****Sere_MJ ha scritto:Ma lui mi ha picchiato e ha detto: '. I'll never let you go'"[/i] [Non ti lascierò andare]
ps: scusate lo sfogo in dialetto ma quando ci vuole ci vuole!!!!
ti Dirty in pieno visto che gli hai espresso il tuo concetto "de Core"!!!!
ma cioè scusate in pratic le hanno fatto un agguato dopo lo spettacolo???
ma la madre e i fratelli quando lo hanno saputo che cavolo avranno fatto?
niente per me ....
avranno pensato "mmmm vabbè anche lei si fa la sua vita...che c'è per cena??"
** DirtyDianaEle **- Admin
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Re: La Toya Biografia
AHAHAHAHAHAHHA
Katherine penso disse: "Dov'ero arrivata con la Bibbia?"
Katherine penso disse: "Dov'ero arrivata con la Bibbia?"
Sere_MJ- The Legend
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Re: La Toya Biografia
mah...povera Toya!
MIKE&JANETpassion!- The Legend
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Re: La Toya Biografia
Ho aggiornato la prima Biografia e sistemato la seconda.
Ci ho messo 3 ore e mezza ._.
Ci ho messo 3 ore e mezza ._.
Sere_MJ- The Legend
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Re: La Toya Biografia
brava Serè ben fatto...l'ho riletta!
MIKE&JANETpassion!- The Legend
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Re: La Toya Biografia
Grazie
Sere_MJ- The Legend
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Re: La Toya Biografia
di niente =)
MIKE&JANETpassion!- The Legend
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Re: La Toya Biografia
ho trovato un approfondimento
Avevo intenzione di scrivere la recensione di “Startin’Over”, ultimo album di LaToya Jackson, ma poi - buttando giù la prima stesura della stessa - mi sono reso conto di quanto fosse più interessante la biografia di questa donna, che non è mai stata una figura di grande spicco nel mondo della musica, ma che ha una storia personale molto importante. "Startin'Over", infatti, non è uno di quegli album ‘fatti, cotti e mangiati’. Ha avuto una gestazione lunga poco meno di un decennio. È l’album del ritorno in scena di LaToya Jackson, quinta dei nove figli di Joe e Katherine, sorella del grandissimo Michael e di Janet.
“Startin’ Over” forse non è un’opera d’arte, forse non sarà mai citato nell’enciclopedia della musica, ma è un album molto importante per la storia personale della sua autrice e interprete. Per questo, alla fine, il buon Sfasciacarrozze mi ha suggerito di pubblicare quanto scritto come Approfondimento, e non come recensione. Ed eccomi qui.
LaToya Yvonne Jackson nasce a Geri, Indiana, nel 1956. Ha un padre violento, uno stormo di fratelli e vive in una casa modesta. Quando i suoi fratelli muovono i primi passi nel mondo della musica, lei ha 8 anni.
I Jackson Five fanno presto furore e sull’onda di questo successo, vien loro affidato uno show: The Jacksons Show, in cui Joe, questo padre-padrone-manager, inserisce anche le sue tre figlie Rebbie, la maggiore, Janet, ancora una bimba, e la stessa LaToya.
Toy – questo il vezzeggiativo affibbiatole dai fratelli – è timida e non vorrebbe far parte dello showbiz, se non come ‘enterteinment lawyer’, avvocato specializzato nel mondo dello spettacolo, ma suo padre la forza ad esibirsi dicendole “cantano tutti in famiglia, canterai anche tu”.
Inizia in questo modo una vita e una carriera segnate dal sopruso e dalla violenza psicologica e fisica.
Rebbie, LaToya e Janet formano le Jackson Sisters, trio parallelo ai Jackson Five, che però avrà vita molto breve: finita la serie di The Jacksons Show il trio si scioglierà e le tre prenderanno strade musicalmente diverse.
È del 1980 il primo album da solista di LaToya, dal titolo ‘LaToya Jackson’. Toy racconta d’aver pregato suo padre di lasciarle intitolare l’album col solo nome di battesimo, per staccarsi un po’ da quel ‘marchio di famiglia’ tanto importante e tanto ingombrante, ma non ci fu nulla da fare. Joe aveva deciso, LaToya doveva eseguire.
Fu un album di discreto successo.
Seguirono altri dischi, sempre lavori puliti, carini, ma mai eclatanti. La voce di LaToya è tutt’altro che potente. Più che altro è un miagolio, ma diciamo che ha sempre fatto la sua figura.
Verso la fine degli anni Ottanta, Joe non è più un ragazzino, e poi ha pesci più grossi da seguire: Janet inizia ad avere un discreto successo, Michael è Michael, Rebbie si sta costruendo la sua carriera e i Jacksons – senza Michael ma con Marlon – ricominciano a produrre lavori interessanti. Così decide dapprima di collaborare con Jack Gordon – un tipetto poco raccomandabile dell’ambiente musicale statunitense – per poi lasciargli completa libertà d’azione sulla carriera – e sulla persona – di LaToya. A quanto pare, costringe addirittura sua figlia a sposarlo.
Da questo momento in poi la carriera – e la vita – di LaToya cominciano la loro discesa all’inferno.
Gordon è un violento e un criminale. Inizia a modificare l’immagine di sua moglie e la trasforma dalla ragazzina timida che era, in bomba sexy, per arrivare poi ad una volgarità quasi ridicola. Professionalmente è proprio un crollo. Dopo un primo album buono e di discreto successo, che finalmente porta il solo nome LaToya, Gordon fa produrre alla donna una serie di lavori di qualità infima: “Bad Girl”, “No Relations”, per poi approdare al Moulin Rouge con l’album “Formidable” cantato in un improbabile francese e poi “From Nashville To You” e “Stop In The Name Of Love”. LaToya appare volgare, con trucco pesantissimo, bionda e sempre molto discinta. Viene da una famiglia puritana, e lui la fa esibire così poco vestita, le fa cantare canzoni con testi così tanto espliciti. Per convincere LaToya ad accettare tutto questo, non va tanto per il sottile. La picchia, la manda più volte all’ospedale, la sottopone ad ogni tipo di violenza fisica e psicologica. La terrorizza, la distrugge psicologicamente, la convince che – se lei non avesse accettato di fare quello che lui le dice – avrebbe fatto uccidere i suoi adorati Michael e Janet. In effetti LaToya si dimostra una miniera d’oro. Pensate: ha iniziato con un viso pulito, un sorriso timido e dei modi molto educati, e finisce nuda nella copertina della più famosa rivista per soli uomini, a cantare canzoni in cui, quando le va bene, dice “ooh, I like it, push it”. La gente è curiosa e morbosa, e benché la qualità dei lavori è quella che è, comunque Toy vende lo stesso. E tanto.
Dopo il primo servizio fotografico senza veli per PlayBoy (il numero in cui LaToya appare in copertina è il più venduto della storia della rivista), la famiglia la allontana, credendola una sorta di pecora nera. Katherine, sua madre, racconta di aver sofferto molto per quelle che pensava esser libere scelte di LaToya; Janet si diceva incredula. E invece LaToya era tutt’altro che libera.
Gordon la costrinse ad rompere i rapporti con la famiglia per isolarla e poter abusare meglio di lei. La portò a New York e poi a Parigi.
Sul finire degli anni Ottanta, LaToya ebbe il suo momento di successo anche in Italia. Si esibì a Sanremo come controparte straniera del duo Marcella e Gianni Bella. Cantò la canzone ‘You And Me’.
Ricordo molto bene che, proprio in quei giorni, fu diffusa la notizia che un rapinatore si era introdotto nella camera d’albergo della coppia Gordon-Jackson e aveva aggredito LaToya, mandandola in ospedale. A distanza di anni LaToya racconta che non ci fu nessuna intrusione, nessun male intenzionato: fu Jack Gordon a ridurla in quello stato, perché lei tentò di rifiutarsi di lavorare al Moulin Rouge. E non sono semplicemente dichiarazioni di una che cerca di riabilitarsi agli occhi del pubblico e della famiglia. Ci sono le prove. Gordon fu arrestato più volte per percosse, LaToya finì spesso in ospedale. Quando lui le ordinò posare una seconda volta per PlayBoy e lei provò a rifiutare, lui la prese per i capelli e le sbattè ripetutamente la testa contro lo spigolo di un tavolo. Quando lui le ordinò di dichiarare alla tv israeliana che era convinta della colpevolezza di Michael riguardo alle accuse di molestie su minori e lei provò ad opporsi, lui la aggredì picchiandola con una sedia.
LaToya era distrutta fisicamente e psicologicamente ed era lontana dalla sua famiglia.
Quando però Gordon cercò di scritturarla per un film pornografico, LaToya racconta d’aver pensato che avrebbe preferito farsi picchiare fino alla morte pur di non farlo. Chiaramente lui la ridusse molto male.
Ci sono quei momenti in cui ci si dice ‘ora o mai più’. Ci sono momenti in cui la vita di una persona può cambiare. Sono attimi. E così in un momento in cui Gordon non era nella casa-carcere e la bodyguard non era attenta, LaToya riuscì a telefonare a sua madre. Raccontano entrambe che, quando sentirono le voci l’una dell’altra, non ci fu bisogno di grandi spiegazioni. LaToya fu solo in grado di dire “I need help”. Katherine, cuore di mamma, ordinò seduta stante ai suoi figli Randy e Marlon di volare a New York a prendere LaToya e portarla via da quell’inferno. E così fu.
Per molti mesi LaToya visse rinchiusa nella sua camera nella stanza della villa dei genitori, terrorizzata all’idea di ritrovarsi davanti Gordon se fosse uscita. Come tutte le donne che per anni subiscono violenze, era fragile, terrorizzata, con l’autostima distrutta. Ci vollero diversi anni e l’affetto della sua famiglia per aiutarla a riprendere – lentamente – le redini della sua vita.
LaToya non ha mai perdonato suo padre Joe per averla ‘venduta’ ad un criminale (che dopo il divorzio finì in galera per abusi e truffe e poi morì d’infarto), ma ha ritrovato i fratelli, le sorelle e la madre.
In questi anni di isolamento, Toy rifletté sul fatto che in vita sua non è mai stata veramente libera. Voleva essere un avvocato, LaToya Jackson. Ma era una bambina e il padre la costrinse a cantare. Quando diventò donna passò dalle mani del padre a quelle del marito, e nemmeno allora fu libera. Oggi, a ciquantatré anni, dopo averne vissuto quarantacinque sul palco, come può pensare di diventare l’avvocato che sognava da bambina? Quindi fa l’unica cosa che ha sempre fatto. Canta. Pur senza una gran voce. Ma quello ha sempre fatto, e quello fa.
Quando a gennaio 2009 partecipò all’edizione del Celebrity Big Brother, al suo ingresso nella casa fu fischiata dal pubblico. Durante la sua permanenza LaToya mostrò chi è in realtà ed emerse la sua storia e, quando fu ‘evicted’, sfrattata (classificandosi quarta), fu acclamata da tutti.
Un bel riscatto.
‘Startin’ Over’ è il frutto di tutto questo. La maggior parte delle canzoni parlano del suo matrimonio, del suo rapporto di totale schiavitù nei confronti del marito, del suo viaggio all’inferno e del ritorno da quel mondo. Della riconciliazione con la famiglia e col pubblico.
Come detto all’inizio di questo lungo testo, non è un lavoro di qualità eccelsa: ci sono alcuni grossolani difetti soprattutto di postproduzione, le capacità vocali della cantante non sono certo eccelse, ma l’importanza di ‘Startin’ Over’ sta nel fatto che è proprio un ‘ricominciare’. A cinquantatré anni. Si può.
LaToya spera d’essere d’incoraggiamento per tutte quelle donne che, come lei, subiscono violenze domestiche ogni giorno. Spera di riuscire a far arrivare il messaggio che si può cambiare, se ne può uscire e una donna, anche se matura, è sempre in tempo per prendere in mano la sua vita e diventare libera ed indipendente
http://www.debaser.it/approfondimento.aspx?ID=455
Avevo intenzione di scrivere la recensione di “Startin’Over”, ultimo album di LaToya Jackson, ma poi - buttando giù la prima stesura della stessa - mi sono reso conto di quanto fosse più interessante la biografia di questa donna, che non è mai stata una figura di grande spicco nel mondo della musica, ma che ha una storia personale molto importante. "Startin'Over", infatti, non è uno di quegli album ‘fatti, cotti e mangiati’. Ha avuto una gestazione lunga poco meno di un decennio. È l’album del ritorno in scena di LaToya Jackson, quinta dei nove figli di Joe e Katherine, sorella del grandissimo Michael e di Janet.
“Startin’ Over” forse non è un’opera d’arte, forse non sarà mai citato nell’enciclopedia della musica, ma è un album molto importante per la storia personale della sua autrice e interprete. Per questo, alla fine, il buon Sfasciacarrozze mi ha suggerito di pubblicare quanto scritto come Approfondimento, e non come recensione. Ed eccomi qui.
LaToya Yvonne Jackson nasce a Geri, Indiana, nel 1956. Ha un padre violento, uno stormo di fratelli e vive in una casa modesta. Quando i suoi fratelli muovono i primi passi nel mondo della musica, lei ha 8 anni.
I Jackson Five fanno presto furore e sull’onda di questo successo, vien loro affidato uno show: The Jacksons Show, in cui Joe, questo padre-padrone-manager, inserisce anche le sue tre figlie Rebbie, la maggiore, Janet, ancora una bimba, e la stessa LaToya.
Toy – questo il vezzeggiativo affibbiatole dai fratelli – è timida e non vorrebbe far parte dello showbiz, se non come ‘enterteinment lawyer’, avvocato specializzato nel mondo dello spettacolo, ma suo padre la forza ad esibirsi dicendole “cantano tutti in famiglia, canterai anche tu”.
Inizia in questo modo una vita e una carriera segnate dal sopruso e dalla violenza psicologica e fisica.
Rebbie, LaToya e Janet formano le Jackson Sisters, trio parallelo ai Jackson Five, che però avrà vita molto breve: finita la serie di The Jacksons Show il trio si scioglierà e le tre prenderanno strade musicalmente diverse.
È del 1980 il primo album da solista di LaToya, dal titolo ‘LaToya Jackson’. Toy racconta d’aver pregato suo padre di lasciarle intitolare l’album col solo nome di battesimo, per staccarsi un po’ da quel ‘marchio di famiglia’ tanto importante e tanto ingombrante, ma non ci fu nulla da fare. Joe aveva deciso, LaToya doveva eseguire.
Fu un album di discreto successo.
Seguirono altri dischi, sempre lavori puliti, carini, ma mai eclatanti. La voce di LaToya è tutt’altro che potente. Più che altro è un miagolio, ma diciamo che ha sempre fatto la sua figura.
Verso la fine degli anni Ottanta, Joe non è più un ragazzino, e poi ha pesci più grossi da seguire: Janet inizia ad avere un discreto successo, Michael è Michael, Rebbie si sta costruendo la sua carriera e i Jacksons – senza Michael ma con Marlon – ricominciano a produrre lavori interessanti. Così decide dapprima di collaborare con Jack Gordon – un tipetto poco raccomandabile dell’ambiente musicale statunitense – per poi lasciargli completa libertà d’azione sulla carriera – e sulla persona – di LaToya. A quanto pare, costringe addirittura sua figlia a sposarlo.
Da questo momento in poi la carriera – e la vita – di LaToya cominciano la loro discesa all’inferno.
Gordon è un violento e un criminale. Inizia a modificare l’immagine di sua moglie e la trasforma dalla ragazzina timida che era, in bomba sexy, per arrivare poi ad una volgarità quasi ridicola. Professionalmente è proprio un crollo. Dopo un primo album buono e di discreto successo, che finalmente porta il solo nome LaToya, Gordon fa produrre alla donna una serie di lavori di qualità infima: “Bad Girl”, “No Relations”, per poi approdare al Moulin Rouge con l’album “Formidable” cantato in un improbabile francese e poi “From Nashville To You” e “Stop In The Name Of Love”. LaToya appare volgare, con trucco pesantissimo, bionda e sempre molto discinta. Viene da una famiglia puritana, e lui la fa esibire così poco vestita, le fa cantare canzoni con testi così tanto espliciti. Per convincere LaToya ad accettare tutto questo, non va tanto per il sottile. La picchia, la manda più volte all’ospedale, la sottopone ad ogni tipo di violenza fisica e psicologica. La terrorizza, la distrugge psicologicamente, la convince che – se lei non avesse accettato di fare quello che lui le dice – avrebbe fatto uccidere i suoi adorati Michael e Janet. In effetti LaToya si dimostra una miniera d’oro. Pensate: ha iniziato con un viso pulito, un sorriso timido e dei modi molto educati, e finisce nuda nella copertina della più famosa rivista per soli uomini, a cantare canzoni in cui, quando le va bene, dice “ooh, I like it, push it”. La gente è curiosa e morbosa, e benché la qualità dei lavori è quella che è, comunque Toy vende lo stesso. E tanto.
Dopo il primo servizio fotografico senza veli per PlayBoy (il numero in cui LaToya appare in copertina è il più venduto della storia della rivista), la famiglia la allontana, credendola una sorta di pecora nera. Katherine, sua madre, racconta di aver sofferto molto per quelle che pensava esser libere scelte di LaToya; Janet si diceva incredula. E invece LaToya era tutt’altro che libera.
Gordon la costrinse ad rompere i rapporti con la famiglia per isolarla e poter abusare meglio di lei. La portò a New York e poi a Parigi.
Sul finire degli anni Ottanta, LaToya ebbe il suo momento di successo anche in Italia. Si esibì a Sanremo come controparte straniera del duo Marcella e Gianni Bella. Cantò la canzone ‘You And Me’.
Ricordo molto bene che, proprio in quei giorni, fu diffusa la notizia che un rapinatore si era introdotto nella camera d’albergo della coppia Gordon-Jackson e aveva aggredito LaToya, mandandola in ospedale. A distanza di anni LaToya racconta che non ci fu nessuna intrusione, nessun male intenzionato: fu Jack Gordon a ridurla in quello stato, perché lei tentò di rifiutarsi di lavorare al Moulin Rouge. E non sono semplicemente dichiarazioni di una che cerca di riabilitarsi agli occhi del pubblico e della famiglia. Ci sono le prove. Gordon fu arrestato più volte per percosse, LaToya finì spesso in ospedale. Quando lui le ordinò posare una seconda volta per PlayBoy e lei provò a rifiutare, lui la prese per i capelli e le sbattè ripetutamente la testa contro lo spigolo di un tavolo. Quando lui le ordinò di dichiarare alla tv israeliana che era convinta della colpevolezza di Michael riguardo alle accuse di molestie su minori e lei provò ad opporsi, lui la aggredì picchiandola con una sedia.
LaToya era distrutta fisicamente e psicologicamente ed era lontana dalla sua famiglia.
Quando però Gordon cercò di scritturarla per un film pornografico, LaToya racconta d’aver pensato che avrebbe preferito farsi picchiare fino alla morte pur di non farlo. Chiaramente lui la ridusse molto male.
Ci sono quei momenti in cui ci si dice ‘ora o mai più’. Ci sono momenti in cui la vita di una persona può cambiare. Sono attimi. E così in un momento in cui Gordon non era nella casa-carcere e la bodyguard non era attenta, LaToya riuscì a telefonare a sua madre. Raccontano entrambe che, quando sentirono le voci l’una dell’altra, non ci fu bisogno di grandi spiegazioni. LaToya fu solo in grado di dire “I need help”. Katherine, cuore di mamma, ordinò seduta stante ai suoi figli Randy e Marlon di volare a New York a prendere LaToya e portarla via da quell’inferno. E così fu.
Per molti mesi LaToya visse rinchiusa nella sua camera nella stanza della villa dei genitori, terrorizzata all’idea di ritrovarsi davanti Gordon se fosse uscita. Come tutte le donne che per anni subiscono violenze, era fragile, terrorizzata, con l’autostima distrutta. Ci vollero diversi anni e l’affetto della sua famiglia per aiutarla a riprendere – lentamente – le redini della sua vita.
LaToya non ha mai perdonato suo padre Joe per averla ‘venduta’ ad un criminale (che dopo il divorzio finì in galera per abusi e truffe e poi morì d’infarto), ma ha ritrovato i fratelli, le sorelle e la madre.
In questi anni di isolamento, Toy rifletté sul fatto che in vita sua non è mai stata veramente libera. Voleva essere un avvocato, LaToya Jackson. Ma era una bambina e il padre la costrinse a cantare. Quando diventò donna passò dalle mani del padre a quelle del marito, e nemmeno allora fu libera. Oggi, a ciquantatré anni, dopo averne vissuto quarantacinque sul palco, come può pensare di diventare l’avvocato che sognava da bambina? Quindi fa l’unica cosa che ha sempre fatto. Canta. Pur senza una gran voce. Ma quello ha sempre fatto, e quello fa.
Quando a gennaio 2009 partecipò all’edizione del Celebrity Big Brother, al suo ingresso nella casa fu fischiata dal pubblico. Durante la sua permanenza LaToya mostrò chi è in realtà ed emerse la sua storia e, quando fu ‘evicted’, sfrattata (classificandosi quarta), fu acclamata da tutti.
Un bel riscatto.
‘Startin’ Over’ è il frutto di tutto questo. La maggior parte delle canzoni parlano del suo matrimonio, del suo rapporto di totale schiavitù nei confronti del marito, del suo viaggio all’inferno e del ritorno da quel mondo. Della riconciliazione con la famiglia e col pubblico.
Come detto all’inizio di questo lungo testo, non è un lavoro di qualità eccelsa: ci sono alcuni grossolani difetti soprattutto di postproduzione, le capacità vocali della cantante non sono certo eccelse, ma l’importanza di ‘Startin’ Over’ sta nel fatto che è proprio un ‘ricominciare’. A cinquantatré anni. Si può.
LaToya spera d’essere d’incoraggiamento per tutte quelle donne che, come lei, subiscono violenze domestiche ogni giorno. Spera di riuscire a far arrivare il messaggio che si può cambiare, se ne può uscire e una donna, anche se matura, è sempre in tempo per prendere in mano la sua vita e diventare libera ed indipendente
http://www.debaser.it/approfondimento.aspx?ID=455
Re: La Toya Biografia
La picchia, la manda più volte all’ospedale, la sottopone ad ogni tipo di violenza fisica e psicologica. La terrorizza, la distrugge psicologicamente, la convince che – se lei non avesse accettato di fare quello che lui le dice – avrebbe fatto uccidere i suoi adorati Michael e Janet
No comment guarda. Speechless.
Ci sono le prove. Gordon fu arrestato più volte per percosse, LaToya finì spesso in ospedale. Quando lui le ordinò posare una seconda volta per PlayBoy e lei provò a rifiutare, lui la prese per i capelli e le sbattè ripetutamente la testa contro lo spigolo di un tavolo.
Che stro*zo!! Ma come si fa, che inferno, non oso immaginare!
LaToya fu solo in grado di dire “I need help”. Katherine, cuore di mamma, ordinò seduta stante ai suoi figli Randy e Marlon di volare a New York a prendere LaToya e portarla via da quell’inferno. E così fu.
Per molti mesi LaToya visse rinchiusa nella sua camera nella stanza della villa dei genitori, terrorizzata all’idea di ritrovarsi davanti Gordon se fosse uscita. Come tutte le donne che per anni subiscono violenze, era fragile, terrorizzata, con l’autostima distrutta. Ci vollero diversi anni e l’affetto della sua famiglia per aiutarla a riprendere – lentamente – le redini della sua vita.
Oddio mamma, provate ad immaginarvi nella situazione sto male solo a pensarci!!
Ah quell'infame e`morto di infarto? Si meritava di peggio. Molto peggio.
LaToya spera d’essere d’incoraggiamento per tutte quelle donne che, come lei, subiscono violenze domestiche ogni giorno. Spera di riuscire a far arrivare il messaggio che si può cambiare, se ne può uscire e una donna, anche se matura, è sempre in tempo per prendere in mano la sua vita e diventare libera ed indipendente
Non e`mai tardi per ricominciare! LaToya siamo con te
No comment guarda. Speechless.
Ci sono le prove. Gordon fu arrestato più volte per percosse, LaToya finì spesso in ospedale. Quando lui le ordinò posare una seconda volta per PlayBoy e lei provò a rifiutare, lui la prese per i capelli e le sbattè ripetutamente la testa contro lo spigolo di un tavolo.
Che stro*zo!! Ma come si fa, che inferno, non oso immaginare!
LaToya fu solo in grado di dire “I need help”. Katherine, cuore di mamma, ordinò seduta stante ai suoi figli Randy e Marlon di volare a New York a prendere LaToya e portarla via da quell’inferno. E così fu.
Per molti mesi LaToya visse rinchiusa nella sua camera nella stanza della villa dei genitori, terrorizzata all’idea di ritrovarsi davanti Gordon se fosse uscita. Come tutte le donne che per anni subiscono violenze, era fragile, terrorizzata, con l’autostima distrutta. Ci vollero diversi anni e l’affetto della sua famiglia per aiutarla a riprendere – lentamente – le redini della sua vita.
Oddio mamma, provate ad immaginarvi nella situazione sto male solo a pensarci!!
Ah quell'infame e`morto di infarto? Si meritava di peggio. Molto peggio.
LaToya spera d’essere d’incoraggiamento per tutte quelle donne che, come lei, subiscono violenze domestiche ogni giorno. Spera di riuscire a far arrivare il messaggio che si può cambiare, se ne può uscire e una donna, anche se matura, è sempre in tempo per prendere in mano la sua vita e diventare libera ed indipendente
Non e`mai tardi per ricominciare! LaToya siamo con te
Sere_MJ- The Legend
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Re: La Toya Biografia
Spero che almeno Michael abbia capito un pò la storia di sua sorella e non solo nel 2003 quando lei lo aiutò...
silvia80- King of Pop
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Re: La Toya Biografia
Bhe certo che si, almeno credo
Sere_MJ- The Legend
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Re: La Toya Biografia
ma non sò quanto possa averla capita visto che le dedicò una canzoncina non molto "ADATTA" ad una sorella maggiore Superfly Sister, per me Mike doveva fare di più naturalmente è un opinione personale
Re: La Toya Biografia
si si e`vero, anche perche`Toya ha fatto molte canzoni dedicate a lui..
Sere_MJ- The Legend
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Re: La Toya Biografia
non so se va bene postarlo qui nel caso la mod può cambiare.
è una rivista in cui Toya parla delle violenze...per ora ho solo la copertina con due piccole foto
è una rivista in cui Toya parla delle violenze...per ora ho solo la copertina con due piccole foto
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Re: La Toya Biografia
Maaa per me va bene qui direi!
Sere_MJ- The Legend
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Re: La Toya Biografia
Oddio ma non avevo visto il fianco O__________O ODDIO!
Ma che cavolo é?! Sembra una bruciatura
Ma che cavolo é?! Sembra una bruciatura
Sere_MJ- The Legend
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Re: La Toya Biografia
grazie.... una bruciatura??? oddio non ci avevo pensato O.o a me sembrava un livido...o porca vacca
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Re: La Toya Biografia
Bhé vedi che dentro é piú chiaro? O.o a me sembrerebbe una bruciatura ma non vorrei dire una cavolata
Sere_MJ- The Legend
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Re: La Toya Biografia
pure a me sembra una bella bruciatura!!!
allora le prossime fotono ritraggono Jack durante il suo arresto che si riferisce alle accuse di pestaggio a La Toya con la famosa sedia di ottone e altro.....poi si vede la foto dell'ospedale dove fu ricoverata e lo stralcio del giornale locale.
allora le prossime fotono ritraggono Jack durante il suo arresto che si riferisce alle accuse di pestaggio a La Toya con la famosa sedia di ottone e altro.....poi si vede la foto dell'ospedale dove fu ricoverata e lo stralcio del giornale locale.
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