Intervista a Kiki Chambers

Vi chiederete MA CHI DIAVOLO E' QUESTA? Ebbene è un'ex domestica di Michael che ha lavorato a Neverland ed è stata intervistata per la tv svedese. Leggetela ragazze perchè io ho pianto per due giorni mi ha letteralmente sconvolto e sono sicura che vi farà lo stesso effetto...
Fonte: www.dagen.se/dagen/article.aspx?id=207288

Quando Michael Jackson è morto nel giugno dell'anno scorso, aveva da tempo cessato di essere un essere umano fatto di carne e sangue agli occhi del mondo. Era diventato una creatura timida e fiabesca che si nascondeva nel suo ranch di Neverland e tutti si sentivano liberi di speculare su di lui e sulla sua vita.
Incontrare Kiki Chambers è perciò un risveglio. Lei lavava i suoi vestiti, puliva la sua casa e lo ha osservato da vicino mentre giocava con i suoi figli.
"Io non voglio che il mondo lo ricordi come un pazzo, perchè lui non lo era. Voglio che la gente lo ricordi come un uomo che voleva rendere questo mondo migliore e come un padre, quel ruolo che è stato il più importante per lui", ha detto. Lei, che ha osservato la superstar dall'interno, può anche testimoniare quanto la fama e la ricchezza possano essere dannose". "Ho visto che prezzo si deve pagare quando il mondo ti venera. Noi dobbiamo adorare Dio non le sue creazioni" ha detto.
Kiki Chambers ora vive in un piccolo paese nell'ovest della Svezia. C'è molta differenza con la calda California e la vita a neverland, il ranch che Michael Jackson ha costruito nel cercare di ricreare la sua infanzia perduta. Prende il suo portatile e ci mostra i video su YouTube da dentro la casa di Michael Jackson. Mostra il posto della cucina dove c'erano sempre le caramelle, le scale dove è caduta una volta. E poi gli altri video che mostrano le celebrità che venivano al ranch. "Elizabeth Taylor era sempre molto carina quando veniva in visita. altri non lo erano" ha detto.
Kiki Chambers ha lavorato a neverland dal 1991 al 2003. Ha ottenuto il lavoro per caso. "Ho conosciuto un uomo che lavorava per una società di costruzioni che ha lavorato a Neverland. avevo l'abitudine di scherzare con lui, gli dicevo che se mai avessero avuto bisogno di una domestica dovevano chiamarmi e l'hanno fatto".
lei era una delle domestiche che lavoravano a tempo pieno al ranch. Quando è stata assunta le è stato detto di non guardare Michael Jckson negli occhi o di prendere l'iniziativa di parlare con lui. Kiki Chambers è una persona semplice e loquace, che ha dovuto sforzarsi per seguire queste regole. aveva l'abitudine di fargli delle battute e una volta ha pensato di aver esagerato, ma mentre altri sono stati mandati via lei è sempre rimasta.
"Una volta mi ha chiesto perchè nessuno parlava mai con lui. Ho dovuto dirgli che queste erano le regole che ci avevano dato, ma non capiva il perchè, lui in realtà non aveva stabilito quetse regole" ha detto.
Ricorda che i primi anni erano felici e gioiosi. A Michael Jackson piaceva giocare con i bambini che venivano a visitare Neverland.
"Amava ridere, era gioviale e felice".
Ma nel 1993 Michael Jackson fu accusato di molestie sessuali su un ragazzo di nome Jordan Chandler.
"Dopo l'accusa, che sono sicura fosse falsa, cambiò. Non era più felice come prima". Col passare del tempo Kiki Chambers instaurò un rapporto d'amicizia con Michael Jackson. "Lui mi diceva che poteva sentire la mia risata per tutta la casa".
Qualche volta a tarda notte si sedevano in una stanza per delle lunghe conversazioni. A volte le chiedeva consiglio perchè c'erano così tante persone che volevano stargli vicino per avvalersi della sua fama. "Mi chiedeva se poteva fidarsi ad esempio di una persona o di un'altra. Era difficile, non stava a me giudicare di quali persone dovesse circondarsi".
Sempre più medici cominciarono a venire a Neverland. Gli prescrivevano vari tipi di medicinali. Kiki Chambers si rese conto che c'era qualcosa che non andava. Michael jackson poteva comportarsi normalmente un momento ed essere completamente sotto l'effetto dei medicinali il momento successivo. "Era difficile. Ero solo una domestica, ma quando diventava una mia responsabilità, come essere umano, potevo fare qualcosa? chiedevo a Dio: Perchè sono qui?"
Tutti coloro che hanno lavorato per Michael Jackson cercarono di mantenere questo segreto perchè sapevano che tipo di scandalo avrebbe causato nei media. Per Kiki Chambers è stata una cosa difficle da fare.
"Una notte uno dei responsabili mi ha detto che avevano dato dei farmaci a michael. Ma qualcosa era sbagliato. Lo si poteva capire solo guardandolo e avevo paura. Dopo questo episodio ho detto al mio superiore che se fosse accaduto di nuovo avrei chiamato il 911, non mi importava delle conseguenze. Perchè sapevo che non avrei mai potuto vivere con la consapevolezza di non aver fatto nulla se fosse morto."
Essendo cristiana ha cercato d'influenzare Michael Jackson in modo positivo. Gli ha dato dei libri cristiani, ha scritto dei versi della Bibbia sulla bacheca della cucina, sui quali lui ha fatto dei commenti di apprezzamento.
"Voglio che la gente sappia che Michael credeva in Dio, non c'è nessun dubbio su questo."
Una volta Michael Jckson ed il suo staff sono andati in città per delle commissioni. Un amico cristiano di Kiki lavorava in un albergo vicino. Lei ha chiesto a michael se voleva vederlo e lui ha detto di sì.
"Abbiamo iniziato a parlare e quando stavamo per andare via, il mio amico mi ha chiesto sepotevamo pregare insieme. Abbaimo unito le nostre mani ed il mio amico ha iniziato a parlare in "lingua". Nella mia mente ho detto a Dio, spero davvero che tu sappia cosa stai facendo. Mentre andavamo via, c'era un altro gruppo che chiedeva in quale lingua pregasse. Michael ha spiegato, con naturalezza, che il mio amico parlava in una lingua di preghiera ed ha spiegato loro cosa significasse ciò.
Quando il World Trade Center di New York è stato attaccato Michael era davvero scosso. Ha riunito tutto il personale all'esterno per tenersi per mano. E poi ha chiesto di pregare Dio. Ero stordita, ma lui ha continuato:"Kiki prega, fallo!". Dentro di me ho chiesto a Dio di aiutarmi e adesso non ricordo nemmeno quello che ho pregato."
Nei primi anni 2000 il mondo di Michael jackson ha iniziato a sgretolarsi sempre di più. Un altro ragazzo gavin arvizio, l'ha accusato di molestie sessuali. Kiki Chambers è pienamente convinta dell'innocenza di Michael e crede invece che i genitori del ragazzo cercassero solo soldi. "Quali genitori lasciano i figli per settimane a casa di qualcun altro? E' stato dvvero irresponsabile. Ed i bambini erano viziati e manipolatori. Ci chiedevano sempre cosa c'era per cena e poi esigevano qualcos'altro solo per farci lavorare di più. Poi ci chiedevano gli alcoolici minacciandoci di farci cacciare se non glieli davamo."
Il circo mediatico che ne è derivato ha fatto cadere Michael in depressione."Lui si domandava perchè la gente lo chiamava "Wacko Jackso", ne era molto turbato ed era davvero doloroso per lui."
Kiki Chambers descrive jackson come una persona molto complessa, dice che era un un uomo d'affari esperto, ma poteva letteralmente buttare il denaro via per i suoi presunti "amici". Era timido e riservato, ma una sorta di megalomania gli aveva fatto costruire statue di se stesso. "voleva così tanto amare ed essere amato".
Ciò che riteneva la cosa più importante per lui erano i suoi tre figli. Kiki ha detto che era un buon padre, anche se lottava con la sua dipendenza dagli antidolorifici".amava i suoi figli, ha sacrificato se stesso per loro. Non ha mai avuto una privacy da bambino. Quindi era molto meticoloso sul come crescere i propri figli, per questo copriva i loro volti quando uscivano." Nel 2003 Kiki Chambers ha lasciato Neverland. L'ultima volta che ha incontrato Michael jackson è stata al processo del 2005 dove ha testimoniato. " Michael mi ha chiesto come stavo e gli ho detto che stavo bene. Ma lo misero in guardia che non gli era permesso parlare con i testimoni".
Da quel giorno non lo vide più anche se è rimasta in contatto con alcuni membri dello staff. Ha sempre pregato per lui anche dopo quel fatidico 25 giugno non dimenticherà mai quella persona straordinaria.

traduzione su mjj.it

Gli Arvizio chiedevano Alcolici o.o
Grazie Silvia questa intervista e` molto carina!!Grazie mille!

voleva così tanto amare ed essere amato
dopo questa frase posso anche morire! bene!
io sono d'accordo su tutto di questa Kiki... il mondo di Michael l'hanno distrutto tutti i media e quelle persone che lo circondavano...
gli Arvizo devono morire tutti!

Uno si e` suicidato

uno solo? ma non si è sucidato Evan Chendler?

Ah ecco li avevo confusi

Bè la morte non la si augura a nessuno ma la giustizia su questa terra sta facendo il suo corso tutti coloro che gli hanno fatto del male stanno pagando in un modo o nell'altro.

no vabbè... io dico devi morire, ma è come se stessi dicendo va a quel paese! ahahha lo so sono strana

una creatura timida e fiabesca


"Una volta mi ha chiesto perchè nessuno parlava mai con lui. Ho dovuto dirgli che queste erano le regole che ci avevano dato, ma non capiva il perchè, lui in realtà non aveva stabilito quetse regole" ha detto.

E' stato dvvero irresponsabile. Ed i bambini erano viziati e manipolatori. Ci chiedevano sempre cosa c'era per cena e poi esigevano qualcos'altro solo per farci lavorare di più. Poi ci chiedevano gli alcoolici minacciandoci di farci cacciare se non glieli davamo

queste affermazioni secondo me riassumono perfettamente cosa ha distrutto MJ sia per colpa sua perchè si fidava troppo. sia a causa dei suoi comportamenti

non guardare Michael Jackson negli occhi o di prendere l'iniziativa di parlare con lui.

questa cosa la dissero pure Ramazzotti e Morandi quando Mike venne in Italia per la partita del cuore vennero avvertiti di non guardarlo mai negli occhi

Pure a me, mette l'ansia quando mi guardano negli occhi, non ho MAI guardato negli occhi una persona quando parlo...MAI FATTO IN VITA MIA

io sò che li avevano avvertiti così infatti non lo guardarono mai....

Sì ma poi non dovava dire pallacce sul fatto che non ne sapeva nulla le regola le stabiliva lui, per timidezza e per essere lasciato in pace il mistero non c'entra molto qua.