Jackson: la famiglia chiede i danni ad Aeg Riapre il processo. Causa contro la società organizzatrice del tour.

Tornano ad accendersi i riflettori sul Re del Pop: si è aperto il 2 aprile a Los Angeles, con la scelta della giuria, il processo intentato dalla famiglia di Michael Jackson contro Aeg Live, l'organizzatore di quella che doveva essere l'ultima tourneé di Jackson, il tour This is it.
MANCATO CONTROLLO SUL MEDICO. Un processo con il quale la famiglia punta a dimostrare che la responsabilità della morte di Jacko è anche di Aeg Live, che non è stata in grado di controllare Conrad Murray, il medico che ha somministrato al cantante la dose letale del forte anestetico Propofol.
LA MADRE CHIEDE 40 MLD DI DOLLARI. In palio ci sono miliardi di dollari: la madre di Jackson ha alzato la posta in gioco e reclama almeno 40 miliardi di dollari, 10 dei quali per i ricavi futuri persi e 30 di altri danni. Una cifra elevata che renderà lo scontro davanti alla giuria acceso.
I FIGLI CHIAMATI A TESTIMONIARE. A testimoniare sono chiamati anche i due figli maggiori di Jackson, Prince e Paris, che cercheranno di ricostruire gli ultimi giorni della vita del padre e le sue condizioni fisiche, oltre ai rapporti con Aeg e Murray, per quello che hanno avuto modo di osservare e sentire. La difesa della società, invece, cercherà di far leva sui precedenti problemi giudiziari e non di Jackson, dal suo presunto abuso di medicinali, con 19 alias da usare fra i medici di Los Angeles e del ristretto entourage di Beverly Hills (un nome anche per lo studio di un ginecologo), e i casi di presunte molestie sessuali, per le quali Jackson è già stato scagionato.
IL RUOLO DI MURRAY. Quella che è da più parti ritenuta la figura chiave del processo, Murray, ha già indicato che non testimonierà. Secondo Aeg sarebbe stato Michael Jackson personalmente ad assumere Murray e i contatti fra la società e Murray sarebbero iniziati solo dopo che Jackson ha convinto gli organizzatori e Murray stesso ad andare in tourneé a Londra, per le 50 date previste all'O2 Arena, come suo medico personale.
Per Murray «eravamo come una mastercard, quelli che lo pagavano ogni mese», ha affermato il legale di Aeg, Marvin Putnam, in un'intervista alla Cnn. Lo scontro fra la famiglia Jackson e Aeg è arrivato in tribunale dopo che un giudice ha stabilito che la famiglia Jackson aveva abbastanza prove per dimostrare che la società non avesse effettuato «sufficienti controlli su Murray», controlli dai quali sarebbe chiaramente emerso il fatto che il medico era «molto indebitato»

http://www.lettera43.it/cronaca/jackson-la-famiglia-chiede-i-danni-ad-aeg_4367589957.htm