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Teorie del complotto Sony AEG Kenny Ortega sono tutti coinvolti
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silvia80
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Re: Teorie del complotto Sony AEG Kenny Ortega sono tutti coinvolti
L'ho aggiunta anche io!
Sere_MJ- The Legend
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Località : Comacchio
Re: Teorie del complotto Sony AEG Kenny Ortega sono tutti coinvolti
25 giugno 2011
Sono passati due anni da quando l’ingordigia e la brutalità di uomini senza scrupoli hanno strappato Michael ai suoi figli e a tutti noi che lo abbiamo sempre amato come si ama un membro della propria famiglia.
Non è esasperazione o fanatismo il nostro e chi lo pensa semplicemente non sa in quale modo straordinario Michael ci abbia fatto dono di sé stesso. Lui ci ha dato il suo cuore, il suo tempo, la sua amicizia, la sua fiducia. Lui ha voluto farci entrare dentro la sua anima e renderci parte di lui, così anche lui è entrato nelle nostre diventando parte di noi.
Perciò, QUANDO MICHAEL E' STATO UCCISO, SIAMO STATE UCCISE ANCHE NOI.
E quando continuano a farlo infangando il suo nome, alimentando le bugie sul suo conto, ignorando la realtà della sua vita, sono ferite che si aggiungono a quella insanabile per la sua perdita. Ma nonostante il dolore, la rabbia e il senso di impotenza, non c’è stato e non ci sarà giorno in cui non saremo qui a lottare per ribadirla noi la Verità sul suo essere Uomo Meraviglioso.
E anche oggi è stato questo il modo in cui abbiamo voluto onorare la sua memoria, pubblicando ovunque è stato possibile la lettera che segue e che rimane lì, a testimoniare quanto ancora il mondo che ha avuto la benedizione di ricevere i suoi doni deve riconoscergli e quanto ancora noi ci impegneremo perché ciò avvenga nel minor tempo possibile.
LE VERITA’ NASCOSTE
Scriviamo questa lettera come persone che sperano ancora nella possibilità di un’informazione basata sulla veridicità e di una giustizia che si erga a valore assoluto per tutti gli esseri umani.
L'anno scorso, il 25 giugno, è uscito in Italia, nel silenzio più assoluto, un libro della reporter investigativa Aphrodite Jones, la quale vanta numerose collaborazioni con i più importanti quotidiani, nonché con le più seguite emittenti tv, degli Stati Uniti. In questo suo testo, già edito in Inghilterra nel 2007, quando l'autrice fu costretta a ricorrere al self-publishing per il rifiuto di tutte le case editrici che, a quanto pare, non avevano alcun interesse a rendere pubblica la verità su uno dei più vergognosi episodi di giornalismo e non solo, sono riportate le trascrizioni del processo per pedofilia mosso contro Michael Jackson nel 2005. A prescindere dall’essere o meno fan della pop star, “Michael Jackson - Il complotto” è un libro che dovrebbero leggere tutti, poiché leggendolo ci si rende conto fino a che punto i media possano manipolare la realtà, facendo credere che false testimonianze siano prove inconfutabili di colpevolezza; fino a che punto possano arrivare la perfidia e l'avidità umane; come si possa montare un processo su accuse totalmente false e portare un uomo innocente e pieno di dignità al decadimento fisico e psicologico. La Jones assistette personalmente al procedimento penale e successivamente analizzò, dietro permesso speciale del giudice Rodney Melville, tutti i relativi atti e reperti. In una nota dell'autrice si legge:
"Spero che questo libro raggiunga anche quelli che non sono sostenitori di Jackson, e arrivi a quei milioni di individui che si sono fidati della televisione e della stampa. Anche troppo. Se la verità avrà la meglio, allora in un modo o nell'altro la gente aprirà il proprio cuore."
La sua decisione di redigere questo volume nacque perché, se poteva perdonarsi il fatto di essere stata tra coloro che ritenevano l’artista colpevole prima che il processo cominciasse, le risultava insopportabile l’idea di tacere ancora ciò che quei mesi in aula le avevano dimostrato, ciò che era stato sancito dal verdetto dei giurati e che invece l’intero circo mediatico continuava a sovvertire.
Nella parte interna della copertina (ristampa 2010) la Jones scrive: "Questo libro rivela la verità su ciò che accadde dentro e fuori il tribunale durante il clamoroso processo a Michael Jackson di S.Maria, California. Nel 2005 ero convinta che fosse colpevole, ma sapevo che l'unico modo per conoscere la verità era andare di persona in tribunale. Per cinque mesi, seduta in aula al fianco di Michael Jackson, mi sono chiesta se avesse realmente abusato di minorenni.
Non mi sembrava una persona capace di farlo. Più tardi, mi sono resa conto dell'esistenza di un complotto che coinvolgeva gli avvocati dell'accusa e una certa élite mediatica. Al centro, i soldi e la fama. Adesso mi chiedo cosa sia la giustizia negli Stati Uniti e nel mondo se i media possono manipolare la verità fino a questo punto. Non c'è da stupirsi che Michael Jackson abbia lasciato gli Stati Uniti rimanendo un "uomo senza casa" fino al giorno della sua morte."
Non è possibile riassumere in questa occasione un processo durato 6 mesi, perciò linkiamo questo articolo del giornalista C. Thomson, pubblicato lo scorso anno, che vale la pena leggere dall’inizio alla fine per avere un’inappuntabile sintesi dei fatti relativi all’accaduto:
www.huffingtonpost.com/charles-thomson/one-of-the-most-shameful_b_610...
Qui la traduzione in italiano: www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=156:uno-dei-piu-vergognosi-episodi-nella-storia-del-giornalismo&catid=35:articoli-verita-sulla-vita&I...
La Sig. ra Jones, dopo la morte di Michael Jackson, realizzò anche un documentario televisivo su di lui nell’ambito del suo ultimo programma, True Crime, di cui alleghiamo qui di seguito i link ai video sottotitolati in italiano:
Dalle testimonianze e dai documenti depositati durante il processo, emerse la vera personalità dell’artista: sul palco una forza della natura, nella vita reale una persona estremamente timida e ipersensibile, umile, dall'animo gentile e troppo generosa, "niente a che spartire col personaggio dei tabloid" (A. Jones). Era mosso da un amore puro verso i bambini e non sopportava vederli soffrire poiché lui stesso aveva sofferto durante la sua infanzia ed era un ineguagliabile filantropo. Perciò, nella sua casa in California ospitava bambini bisognosi e malati provenienti da ogni parte del mondo, cercando in tutti i modi di alleviare le loro sofferenze, anche impegnandosi in prima persona. E non smetteva di farlo quando il suo lavoro lo portava all’estero, dove prima di ogni concerto dei suoi tour si recava negli ospedali e negli orfanatrofi locali per regalare ai bambini meno fortunati la gioia di un ricordo speciale.
Un'annotazione di Michael Jackson su un libro per ragazzi trovato a Neverland durante le perquisizioni (reperto della procura largamente ignorato dagli organi di stampa):
"Guardate lo spirito puro della felicità e della gioia sulle facce di questi ragazzi, questo è lo spirito dell'infanzia e dell'adolescenza. Una vita che non ho mai avuto e che sognerò per sempre."
Dal libro di A. Jones, riferendosi a Gavin Arvizo (sempre in base a testimonianze e reperti): "...Jackson aveva dato al ragazzo una ragione di vita. E' stato Jackson ad aiutarlo a trovare la forza di continuare, nonostante il cancro gli avesse divorato gran parte degli organi, inclusi milza e uno dei reni. (...) Tra le altre cose, soffriva anche di una mancanza di autostima, ma fu proprio Michael Jackson che lo avrebbe aiutato a cambiare.
Questa era la nota scritta da Gavin nel libro presenze degli ospiti del Neverland Ranch dopo la sua prima visita: " Caro Michael: grazie per avermi dato il coraggio di togliere il cappello di fronte alla gente. Ti voglio bene. Con affetto. Gavin". Fu Michael a dare a Gavin e alla sua famiglia la speranza di cui avevano bisogno. Fu Michael ad incoraggiarlo a trovare la forza di abbandonare il proprio letto e fu sempre Michael a regalare a Gavin e alla sua famiglia l'emozione di una limousine che li portasse da un quartiere latino a est di Los Angeles allo splendore del Neverland Valley Ranch. Eppure tutte le buone azioni di Michael erano state distorte dai media e usate contro di lui da una famiglia assetata di denaro”. Michael aveva pagato ogni cosa: dalle cure per la salute di Gavin a quelle di bellezza per la Sig. ra Arvizo e regali vari, molto costosi.
L'avvocato difensore di Michael Jackson, Tom Mesereau, produsse la documentazione relativa alle transizioni finanziarie suddette a nome della Nerverland Valley Entertaiment. Sia Gavin che la madre elogiarono più volte il cantante per quello che aveva fatto durante il loro soggiorno a Neverland in un video di confutazione al documentario televisivo da cui l’accusa era partita per questo caso, il “Living with MJ” del giornalista Martin Bashir, ma al processo ritrattarono tutto, "dimenticandosi" di ciò che avevano sostenuto o scritto in precedenza. Da un altro estratto del libro della Jones:" ...la verità era che Jackson aveva dedicato moltissimo tempo e sforzi a Gavin Arvizo, e con le sue preghiere e il suo aiuto, il cancro al quarto stadio di Gavin era andato in remissione. Non si poteva negare che Jackson avesse avuto un ruolo nella miracolosa guarigione del bambino. Tutti, senza ombra di dubbio, ne erano convinti."
In aula emerse, inoltre, che Michael Jackson era circondato da avvoltoi senza scrupoli che cercavano costantemente di truffarlo, sfruttarlo e di mettere le loro mani sul suo denaro, come del resto sta succedendo anche adesso; non avrebbe dovuto fidarsi di nessuno, a partire dai suoi manager e soci, passando per le persone che ospitava a casa sua e di cui si prendeva cura, proprio come chi lo accusò e famiglia, fino ad arrivare all'ultimo degli inservienti di Neverland. Invece, nella realtà si fidava di tutti perché la sua grande e genuina bontà d'animo gli impediva di vedere il lato peggiore delle persone.
Dalle fonti sopracitate, si apprende che durante il processo si discusse anche del caso di Jordan Chandler, il ragazzo che accusò Michael Jackson sempre di molestie sessuali nel 1993. Il procuratore dell’accusa voleva farne un precedente nella vita del cantante, ma le testimonianze ed i documenti mostrati in aula chiarirono una volta per tutte che anche in quell’episodio non c’era stato altro che un'estorsione ai danni dell’artista all’apice della sua carriera. All'epoca, ancora una volta i media consegnarono all’opinione pubblica informazioni distorte, tralasciando elementi che palesano la natura estorsiva di quel primo procedimento, non PENALE, come ci si aspetta da qualunque genitore che sospetti l’orrendo crimine dell’abuso sessuale sul proprio figlio, bensì CIVILE, cioè formalizzato dal padre di Jordan, Evan Chandler, un dentista di Beverly Hills radiato dall’albo, esclusivamente per chiedere a Michael Jackson un risarcimento danni in denaro. Fu riportato che il cantante era stato disposto a pagare una cifra da capogiro per far ritirare la accuse; in realtà, al processo fu dimostrato che Michael Jackson si era opposto alla transizione, portata a termine dalla sua compagnia di assicurazione su richiesta dei suoi manager, soci in affari e consiglieri, preoccupati per le enormi perdite finanziarie che un processo in quel momento, con un tour dell’artista in pieno svolgimento, avrebbe potuto determinare. Michael Jackson pretese che la sua totale estraneità ai fatti per i quali veniva accusato dai Chandler fosse messa nera su bianco nel documento che l’avvocato Mesereau depositò in tribunale, di cui segue link:
www.sbscpublicaccess.org/docs/ctdocs/032205mjmemospprtobj.pdf
La cifra versata alla famiglia Chandler era di gran lunga inferiore al denaro che sarebbe andato in fumo altrimenti:
www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=79:michael-jackson-e-stato-incastrato-articolo-gq-del-1994&catid=35:articoli-verita-sulla-vita&I... (Fonte: www.buttonmonkey.com/misc/maryfischer.html)
Da non dimenticare la registrazione telefonica fra Evan Chandler ed il patrigno di Jordan, David Schwartz, dove il primo dice chiaramente che per lui le ripercussioni su suo figlio sono irrilevanti, gli interessa solo che l'artista stia ai suoi comodi (ovvero che gli finanzi il progetto cinematografico al quale stava lavorando) o gli avrebbe distrutto la carriera:
Nel processo si parlò anche di vitiligine, la dermopatia da cui il cantante era affetto, come dimostrarono atti processuali e come adesso è possibile trovare riscontro nel referto autoptico:
Durante la sua breve vita, Michael Jackson dichiarò più volte di essere afflitto da questa malattia, unica causa del cambiamento del colore della sua pelle, ma non venne mai creduto; al contrario, fu accusato di razzismo e incredibilmente a volte lo è tuttora.
A seguire, i link del "Take two", il documentario tratto dalle riprese delle telecamere personali della pop star che filmarono contemporaneamente a quelle di Bashir; anche attraverso tale documento visivo, la difesa riuscì a dimostrare ai giurati che il giornalista aveva tagliato e manipolato volutamente il materiale per danneggiare e mettere in cattiva luce l'artista:
Come dopo le accuse del ’93 Michael Jackson continuò ad ospitare e prendersi cura dei bambini bisognosi, a devolvere ingenti somme di denaro in beneficenza, ad adoperarsi per i più svantaggiati, così fece dopo il processo del 2005, poiché nemmeno quella terribile esperienza poteva riuscire ad impedire che un animo come il suo avesse a cuore il prossimo.
Questa è la testimonianza del Dottor Patrick Treacy, che ebbe in cura l’artista durante il suo soggiorno in Irlanda (2006-2007). Il Dottor Treacy racconta, tra le altre cose, che Michael Jackson voleva andare a tutti i costi in un ospedale di Dublino a trovare dei bambini ustionati, di cui si preoccupava molto, avendo egli stesso subito delle gravi ustioni a causa di un incidente sul lavoro, nonostante lui glielo avesse sconsigliato proprio perché temeva una ennesima manipolazione da parte dei media :
www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=113:patrick-treacy-condivide-le-sue-riflessioni-su-michael-jackson-qil-michael-che-conoscevoq&catid=36:articoli-verita-sulluomo-michael&I...
L'avvocato Mesereau e altre persone del team di difesa lo hanno sempre definito una persona speciale, la persona più gentile che abbiano mai conosciuto:
"Michael era una delle persone più belle e più gentili che abbia mai incontrato e la mia partner nello studio legale, Susan Yu, la pensa esattamente come me. Era una bella persona. Era gentile. Era in buona fede. Gli piaceva vedere la gente stare bene e gli piaceva usare la sua fama e le sue risorse per aiutare le persone disabili, i bambini dei bassifondi che erano cresciuti nella povertà e nella violenza. Avrebbe potuto essere puramente egoista se avesse voluto, ma non era questo che aveva scelto di fare. Voleva davvero fare la differenza. Voleva unire le persone di tutte le razze, tutte le religioni e di tutte le nazionalità. Si può vedere questo nella sua musica, si può vedere nel modo in cui viveva. Aveva una grande empatia per gli animali perché era una persona gentile e voleva fare la differenza. Era un po' ingenuo quando si trattava delle forze del male che gli giravano intorno e cercavano di distruggerlo. Non riusciva a credere che potesse accadere e, purtroppo, gli hanno fatto vivere un incubo. Lui era una persona molto speciale e ho sempre detto più volte che era una delle persone più belle e più gentili che abbia mai incontrato. Lo dico sempre perché è vero."
A proposito di animali, c'è un video su youtube che testimonia un fatto forse per alcuni di poco conto, ma che in realtà permette di capire chi era davvero Michael Jackson. Durante l'History Tour, in Germania, un coleottero si ferma sul palco e lui non fa andare avanti lo spettacolo finché la sicurezza non porta in salvo l'insetto.
Da un'intervista del suo batterista:
"Questo piccolo insetto entra in scena, un insetto dell'amore o un tipo di coleottero. E' sul pavimento e lo vede. Si preoccupa molto per questo piccolo insetto e dice: "Aspetta, aspetta, aspetta, c'è un insetto sul palco". E la gente si mise a ridere. Egli disse: "Sicurezza, sicurezza... Venite a prendere l'insetto. Le gente rideva, ma lui non lasciava andare avanti lo show perché aveva paura di pestare l'insetto. E la gente cominciò ad applaudire perché aveva quel tipo di preoccupazione. Qualcosa di così semplice, come quello, con la premura e l'emozione, fu un grande momento, e uno sguardo sulla sua vita, su chi era. Ferma una grande produzione, una grande macchina di produzione per proteggere questo piccolo insetto in modo che non si faccia male con i ballerini su tutto il palco. Perciò quello è stato un momento molto speciale credo, qualcosa di semplice come quello, ma che mostrava che aveva quella grande preoccupazione per le creature più piccole, è stato davvero speciale. Questa è una cosa che è rimasta in mente come parte dello spettacolo. La sua performance parla da sé, ma al di fuori della performance, mostra l'essere umano che era."
www.youtube.com/watch?v=HJtluuZCMK0&feature=player_embedded
Adriano Celentano scrisse a poche ore dalla morte di Michael Jackson queste mirabili parole:
[i“Il vero assassino è davanti a noi, è lì che ci guarda, lo incontriamo tutti i giorni quando andiamo a comprare il giornale o quando guardiamo la televisione. Si può dire che l’assassino ce l’abbiamo in casa, gli diamo da mangiare, da dormire, però non facciamo niente per educarlo a non uccidere. Facciamo finta di non vederlo e ci guardiamo bene dall’incazzarci se la notizia che esce dal piccolo schermo sulla piena assoluzione di Michael Jackson non ha lo stesso risalto di quando invece, per anni, lo hanno infamato accusandolo di molestie sessuali. Per dieci anni i «criminalmedia» lo hanno massacrato nonostante lui si dichiarasse innocente e nonostante nessuna prova sia mai emersa. Lo hanno distrutto, devastato, piegato in due. E quando finalmente avevano l’opportunità di farlo rialzare per il giusto riscatto di fronte al mondo, i media cos’hanno fatto? Gli hanno dato l’ultimo colpo di grazia: hanno detto «Michael Jackson è stato assolto». Ma lo hanno detto talmente a bassa voce che la pugnalata infertagli dai media stavolta è stata fatale.” [/i]
Sono passati due anni dalla sua scomparsa, sei dalla sua assoluzione e ancora nessuno ha avuto la decenza di chiedere scusa e di dire la verità, anzi le verità su Michel Jackson: la verità sull'uomo, sulla vita, sulla morte. Anche su quest'ultimo argomento ci sarebbe molto da dire, anche in questo caso un OMICIDIO viene a fatica trattato come tale e molte sono le notizie omesse, alterate e occultate:
www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=99:il-piano-di-recupero&catid=34:articoli-verita-sulla-morte&I...
I media hanno coniato per Michael Jackson epiteti vergognosi per definirlo un pazzoide, uno strambo… già, perché oggi una persona che dona milioni di dollari in opere caritatevoli, che modifica la propria dimora per ospitare bambini gravemente ammalati, che agisce disinteressatamente per aiutare il prossimo, è vista come strana e fuori di testa. L’egoismo e l’avidità da cui è pervaso il mondo in cui viviamo devono dare per forza delle motivazioni losche al suo operato, che inevitabilmente finiscono per affossare, umiliare, denigrare ed uccidere lui, il benefattore, e non si muove mai alcun dubbio verso i crudeli, bugiardi, subdoli e voraci accusatori. Sarebbe opportuno fermarsi a pensare quanto orribile e devastante possa essere stato per Michael Jackson sentirsi gettare addosso accuse di quel genere, per le quali è sempre stato INNOCENTE come abbiamo ampiamente documentato, dopo aver contribuito così tanto alla cura e al benessere di certe persone e di tante altre ancora, impiegando tempo e denaro per cercare di guarire il mondo, perché quello era lo scopo della sua arte e delle sua vita. Invece, ci si ostina ancora a giacere nell'ignoranza e a naufragare nel pregiudizio, continuando a diffamarlo e a mancargli di rispetto persino ora che lui non c’è più, ma che tocca ai suoi figli subire le conseguenze delle calunnie e delle ingiurie prive di fondamento che non gli vengono risparmiate.
Una fra le tante testimonianze della grande umanità di Michael:
www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=157:la-storia-di-daniele-san-siro-18-giugno-del-1997&catid=36:articoli-verita-sulluomo-michael&I...
Un bellissimo video: [youtube]www.youtube.com/watch?v=u7ksGknh4lc [/youtube]
Questo è il discorso che la pop star tenne in occasione della Laurea Honoris Causa in Lettere e Pedagogia conferitagli nel 2001 dall’Università di Oxford, in cui parla della sua infanzia perduta e dei diritti dei bambini:
www.youtube.com/watch?v=AcTCq-9jVJg
www.youtube.com/watch?v=wCJhGoaOIq4&feature=related
www.youtube.com/watch?v=RQmFVL9DAVM&feature=related
www.youtube.com/watch?v=Y3gxTRykIgU&feature=related
www.youtube.com/watch?v=RRunxRV8Nak&feature=channel_vid...
La vita di Michael Jackson è stata barbaramente sommersa da un numero così elevato di bugie che resterebbe molto altro da dire, ma abbiamo voluto pubblicare questa lettera con la speranza di dar luce almeno ad una piccola parte delle verità sul suo conto ancora oggi impietosamente nascoste.
fonte: http://www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=43&I...
Sono passati due anni da quando l’ingordigia e la brutalità di uomini senza scrupoli hanno strappato Michael ai suoi figli e a tutti noi che lo abbiamo sempre amato come si ama un membro della propria famiglia.
Non è esasperazione o fanatismo il nostro e chi lo pensa semplicemente non sa in quale modo straordinario Michael ci abbia fatto dono di sé stesso. Lui ci ha dato il suo cuore, il suo tempo, la sua amicizia, la sua fiducia. Lui ha voluto farci entrare dentro la sua anima e renderci parte di lui, così anche lui è entrato nelle nostre diventando parte di noi.
Perciò, QUANDO MICHAEL E' STATO UCCISO, SIAMO STATE UCCISE ANCHE NOI.
E quando continuano a farlo infangando il suo nome, alimentando le bugie sul suo conto, ignorando la realtà della sua vita, sono ferite che si aggiungono a quella insanabile per la sua perdita. Ma nonostante il dolore, la rabbia e il senso di impotenza, non c’è stato e non ci sarà giorno in cui non saremo qui a lottare per ribadirla noi la Verità sul suo essere Uomo Meraviglioso.
E anche oggi è stato questo il modo in cui abbiamo voluto onorare la sua memoria, pubblicando ovunque è stato possibile la lettera che segue e che rimane lì, a testimoniare quanto ancora il mondo che ha avuto la benedizione di ricevere i suoi doni deve riconoscergli e quanto ancora noi ci impegneremo perché ciò avvenga nel minor tempo possibile.
LE VERITA’ NASCOSTE
Scriviamo questa lettera come persone che sperano ancora nella possibilità di un’informazione basata sulla veridicità e di una giustizia che si erga a valore assoluto per tutti gli esseri umani.
L'anno scorso, il 25 giugno, è uscito in Italia, nel silenzio più assoluto, un libro della reporter investigativa Aphrodite Jones, la quale vanta numerose collaborazioni con i più importanti quotidiani, nonché con le più seguite emittenti tv, degli Stati Uniti. In questo suo testo, già edito in Inghilterra nel 2007, quando l'autrice fu costretta a ricorrere al self-publishing per il rifiuto di tutte le case editrici che, a quanto pare, non avevano alcun interesse a rendere pubblica la verità su uno dei più vergognosi episodi di giornalismo e non solo, sono riportate le trascrizioni del processo per pedofilia mosso contro Michael Jackson nel 2005. A prescindere dall’essere o meno fan della pop star, “Michael Jackson - Il complotto” è un libro che dovrebbero leggere tutti, poiché leggendolo ci si rende conto fino a che punto i media possano manipolare la realtà, facendo credere che false testimonianze siano prove inconfutabili di colpevolezza; fino a che punto possano arrivare la perfidia e l'avidità umane; come si possa montare un processo su accuse totalmente false e portare un uomo innocente e pieno di dignità al decadimento fisico e psicologico. La Jones assistette personalmente al procedimento penale e successivamente analizzò, dietro permesso speciale del giudice Rodney Melville, tutti i relativi atti e reperti. In una nota dell'autrice si legge:
"Spero che questo libro raggiunga anche quelli che non sono sostenitori di Jackson, e arrivi a quei milioni di individui che si sono fidati della televisione e della stampa. Anche troppo. Se la verità avrà la meglio, allora in un modo o nell'altro la gente aprirà il proprio cuore."
La sua decisione di redigere questo volume nacque perché, se poteva perdonarsi il fatto di essere stata tra coloro che ritenevano l’artista colpevole prima che il processo cominciasse, le risultava insopportabile l’idea di tacere ancora ciò che quei mesi in aula le avevano dimostrato, ciò che era stato sancito dal verdetto dei giurati e che invece l’intero circo mediatico continuava a sovvertire.
Nella parte interna della copertina (ristampa 2010) la Jones scrive: "Questo libro rivela la verità su ciò che accadde dentro e fuori il tribunale durante il clamoroso processo a Michael Jackson di S.Maria, California. Nel 2005 ero convinta che fosse colpevole, ma sapevo che l'unico modo per conoscere la verità era andare di persona in tribunale. Per cinque mesi, seduta in aula al fianco di Michael Jackson, mi sono chiesta se avesse realmente abusato di minorenni.
Non mi sembrava una persona capace di farlo. Più tardi, mi sono resa conto dell'esistenza di un complotto che coinvolgeva gli avvocati dell'accusa e una certa élite mediatica. Al centro, i soldi e la fama. Adesso mi chiedo cosa sia la giustizia negli Stati Uniti e nel mondo se i media possono manipolare la verità fino a questo punto. Non c'è da stupirsi che Michael Jackson abbia lasciato gli Stati Uniti rimanendo un "uomo senza casa" fino al giorno della sua morte."
Non è possibile riassumere in questa occasione un processo durato 6 mesi, perciò linkiamo questo articolo del giornalista C. Thomson, pubblicato lo scorso anno, che vale la pena leggere dall’inizio alla fine per avere un’inappuntabile sintesi dei fatti relativi all’accaduto:
www.huffingtonpost.com/charles-thomson/one-of-the-most-shameful_b_610...
Qui la traduzione in italiano: www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=156:uno-dei-piu-vergognosi-episodi-nella-storia-del-giornalismo&catid=35:articoli-verita-sulla-vita&I...
La Sig. ra Jones, dopo la morte di Michael Jackson, realizzò anche un documentario televisivo su di lui nell’ambito del suo ultimo programma, True Crime, di cui alleghiamo qui di seguito i link ai video sottotitolati in italiano:
- Spoiler:
Dalle testimonianze e dai documenti depositati durante il processo, emerse la vera personalità dell’artista: sul palco una forza della natura, nella vita reale una persona estremamente timida e ipersensibile, umile, dall'animo gentile e troppo generosa, "niente a che spartire col personaggio dei tabloid" (A. Jones). Era mosso da un amore puro verso i bambini e non sopportava vederli soffrire poiché lui stesso aveva sofferto durante la sua infanzia ed era un ineguagliabile filantropo. Perciò, nella sua casa in California ospitava bambini bisognosi e malati provenienti da ogni parte del mondo, cercando in tutti i modi di alleviare le loro sofferenze, anche impegnandosi in prima persona. E non smetteva di farlo quando il suo lavoro lo portava all’estero, dove prima di ogni concerto dei suoi tour si recava negli ospedali e negli orfanatrofi locali per regalare ai bambini meno fortunati la gioia di un ricordo speciale.
Un'annotazione di Michael Jackson su un libro per ragazzi trovato a Neverland durante le perquisizioni (reperto della procura largamente ignorato dagli organi di stampa):
"Guardate lo spirito puro della felicità e della gioia sulle facce di questi ragazzi, questo è lo spirito dell'infanzia e dell'adolescenza. Una vita che non ho mai avuto e che sognerò per sempre."
Dal libro di A. Jones, riferendosi a Gavin Arvizo (sempre in base a testimonianze e reperti): "...Jackson aveva dato al ragazzo una ragione di vita. E' stato Jackson ad aiutarlo a trovare la forza di continuare, nonostante il cancro gli avesse divorato gran parte degli organi, inclusi milza e uno dei reni. (...) Tra le altre cose, soffriva anche di una mancanza di autostima, ma fu proprio Michael Jackson che lo avrebbe aiutato a cambiare.
Questa era la nota scritta da Gavin nel libro presenze degli ospiti del Neverland Ranch dopo la sua prima visita: " Caro Michael: grazie per avermi dato il coraggio di togliere il cappello di fronte alla gente. Ti voglio bene. Con affetto. Gavin". Fu Michael a dare a Gavin e alla sua famiglia la speranza di cui avevano bisogno. Fu Michael ad incoraggiarlo a trovare la forza di abbandonare il proprio letto e fu sempre Michael a regalare a Gavin e alla sua famiglia l'emozione di una limousine che li portasse da un quartiere latino a est di Los Angeles allo splendore del Neverland Valley Ranch. Eppure tutte le buone azioni di Michael erano state distorte dai media e usate contro di lui da una famiglia assetata di denaro”. Michael aveva pagato ogni cosa: dalle cure per la salute di Gavin a quelle di bellezza per la Sig. ra Arvizo e regali vari, molto costosi.
L'avvocato difensore di Michael Jackson, Tom Mesereau, produsse la documentazione relativa alle transizioni finanziarie suddette a nome della Nerverland Valley Entertaiment. Sia Gavin che la madre elogiarono più volte il cantante per quello che aveva fatto durante il loro soggiorno a Neverland in un video di confutazione al documentario televisivo da cui l’accusa era partita per questo caso, il “Living with MJ” del giornalista Martin Bashir, ma al processo ritrattarono tutto, "dimenticandosi" di ciò che avevano sostenuto o scritto in precedenza. Da un altro estratto del libro della Jones:" ...la verità era che Jackson aveva dedicato moltissimo tempo e sforzi a Gavin Arvizo, e con le sue preghiere e il suo aiuto, il cancro al quarto stadio di Gavin era andato in remissione. Non si poteva negare che Jackson avesse avuto un ruolo nella miracolosa guarigione del bambino. Tutti, senza ombra di dubbio, ne erano convinti."
In aula emerse, inoltre, che Michael Jackson era circondato da avvoltoi senza scrupoli che cercavano costantemente di truffarlo, sfruttarlo e di mettere le loro mani sul suo denaro, come del resto sta succedendo anche adesso; non avrebbe dovuto fidarsi di nessuno, a partire dai suoi manager e soci, passando per le persone che ospitava a casa sua e di cui si prendeva cura, proprio come chi lo accusò e famiglia, fino ad arrivare all'ultimo degli inservienti di Neverland. Invece, nella realtà si fidava di tutti perché la sua grande e genuina bontà d'animo gli impediva di vedere il lato peggiore delle persone.
Dalle fonti sopracitate, si apprende che durante il processo si discusse anche del caso di Jordan Chandler, il ragazzo che accusò Michael Jackson sempre di molestie sessuali nel 1993. Il procuratore dell’accusa voleva farne un precedente nella vita del cantante, ma le testimonianze ed i documenti mostrati in aula chiarirono una volta per tutte che anche in quell’episodio non c’era stato altro che un'estorsione ai danni dell’artista all’apice della sua carriera. All'epoca, ancora una volta i media consegnarono all’opinione pubblica informazioni distorte, tralasciando elementi che palesano la natura estorsiva di quel primo procedimento, non PENALE, come ci si aspetta da qualunque genitore che sospetti l’orrendo crimine dell’abuso sessuale sul proprio figlio, bensì CIVILE, cioè formalizzato dal padre di Jordan, Evan Chandler, un dentista di Beverly Hills radiato dall’albo, esclusivamente per chiedere a Michael Jackson un risarcimento danni in denaro. Fu riportato che il cantante era stato disposto a pagare una cifra da capogiro per far ritirare la accuse; in realtà, al processo fu dimostrato che Michael Jackson si era opposto alla transizione, portata a termine dalla sua compagnia di assicurazione su richiesta dei suoi manager, soci in affari e consiglieri, preoccupati per le enormi perdite finanziarie che un processo in quel momento, con un tour dell’artista in pieno svolgimento, avrebbe potuto determinare. Michael Jackson pretese che la sua totale estraneità ai fatti per i quali veniva accusato dai Chandler fosse messa nera su bianco nel documento che l’avvocato Mesereau depositò in tribunale, di cui segue link:
www.sbscpublicaccess.org/docs/ctdocs/032205mjmemospprtobj.pdf
La cifra versata alla famiglia Chandler era di gran lunga inferiore al denaro che sarebbe andato in fumo altrimenti:
www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=79:michael-jackson-e-stato-incastrato-articolo-gq-del-1994&catid=35:articoli-verita-sulla-vita&I... (Fonte: www.buttonmonkey.com/misc/maryfischer.html)
Da non dimenticare la registrazione telefonica fra Evan Chandler ed il patrigno di Jordan, David Schwartz, dove il primo dice chiaramente che per lui le ripercussioni su suo figlio sono irrilevanti, gli interessa solo che l'artista stia ai suoi comodi (ovvero che gli finanzi il progetto cinematografico al quale stava lavorando) o gli avrebbe distrutto la carriera:
Nel processo si parlò anche di vitiligine, la dermopatia da cui il cantante era affetto, come dimostrarono atti processuali e come adesso è possibile trovare riscontro nel referto autoptico:
Durante la sua breve vita, Michael Jackson dichiarò più volte di essere afflitto da questa malattia, unica causa del cambiamento del colore della sua pelle, ma non venne mai creduto; al contrario, fu accusato di razzismo e incredibilmente a volte lo è tuttora.
A seguire, i link del "Take two", il documentario tratto dalle riprese delle telecamere personali della pop star che filmarono contemporaneamente a quelle di Bashir; anche attraverso tale documento visivo, la difesa riuscì a dimostrare ai giurati che il giornalista aveva tagliato e manipolato volutamente il materiale per danneggiare e mettere in cattiva luce l'artista:
- Spoiler:
Come dopo le accuse del ’93 Michael Jackson continuò ad ospitare e prendersi cura dei bambini bisognosi, a devolvere ingenti somme di denaro in beneficenza, ad adoperarsi per i più svantaggiati, così fece dopo il processo del 2005, poiché nemmeno quella terribile esperienza poteva riuscire ad impedire che un animo come il suo avesse a cuore il prossimo.
Questa è la testimonianza del Dottor Patrick Treacy, che ebbe in cura l’artista durante il suo soggiorno in Irlanda (2006-2007). Il Dottor Treacy racconta, tra le altre cose, che Michael Jackson voleva andare a tutti i costi in un ospedale di Dublino a trovare dei bambini ustionati, di cui si preoccupava molto, avendo egli stesso subito delle gravi ustioni a causa di un incidente sul lavoro, nonostante lui glielo avesse sconsigliato proprio perché temeva una ennesima manipolazione da parte dei media :
www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=113:patrick-treacy-condivide-le-sue-riflessioni-su-michael-jackson-qil-michael-che-conoscevoq&catid=36:articoli-verita-sulluomo-michael&I...
L'avvocato Mesereau e altre persone del team di difesa lo hanno sempre definito una persona speciale, la persona più gentile che abbiano mai conosciuto:
"Michael era una delle persone più belle e più gentili che abbia mai incontrato e la mia partner nello studio legale, Susan Yu, la pensa esattamente come me. Era una bella persona. Era gentile. Era in buona fede. Gli piaceva vedere la gente stare bene e gli piaceva usare la sua fama e le sue risorse per aiutare le persone disabili, i bambini dei bassifondi che erano cresciuti nella povertà e nella violenza. Avrebbe potuto essere puramente egoista se avesse voluto, ma non era questo che aveva scelto di fare. Voleva davvero fare la differenza. Voleva unire le persone di tutte le razze, tutte le religioni e di tutte le nazionalità. Si può vedere questo nella sua musica, si può vedere nel modo in cui viveva. Aveva una grande empatia per gli animali perché era una persona gentile e voleva fare la differenza. Era un po' ingenuo quando si trattava delle forze del male che gli giravano intorno e cercavano di distruggerlo. Non riusciva a credere che potesse accadere e, purtroppo, gli hanno fatto vivere un incubo. Lui era una persona molto speciale e ho sempre detto più volte che era una delle persone più belle e più gentili che abbia mai incontrato. Lo dico sempre perché è vero."
A proposito di animali, c'è un video su youtube che testimonia un fatto forse per alcuni di poco conto, ma che in realtà permette di capire chi era davvero Michael Jackson. Durante l'History Tour, in Germania, un coleottero si ferma sul palco e lui non fa andare avanti lo spettacolo finché la sicurezza non porta in salvo l'insetto.
Da un'intervista del suo batterista:
"Questo piccolo insetto entra in scena, un insetto dell'amore o un tipo di coleottero. E' sul pavimento e lo vede. Si preoccupa molto per questo piccolo insetto e dice: "Aspetta, aspetta, aspetta, c'è un insetto sul palco". E la gente si mise a ridere. Egli disse: "Sicurezza, sicurezza... Venite a prendere l'insetto. Le gente rideva, ma lui non lasciava andare avanti lo show perché aveva paura di pestare l'insetto. E la gente cominciò ad applaudire perché aveva quel tipo di preoccupazione. Qualcosa di così semplice, come quello, con la premura e l'emozione, fu un grande momento, e uno sguardo sulla sua vita, su chi era. Ferma una grande produzione, una grande macchina di produzione per proteggere questo piccolo insetto in modo che non si faccia male con i ballerini su tutto il palco. Perciò quello è stato un momento molto speciale credo, qualcosa di semplice come quello, ma che mostrava che aveva quella grande preoccupazione per le creature più piccole, è stato davvero speciale. Questa è una cosa che è rimasta in mente come parte dello spettacolo. La sua performance parla da sé, ma al di fuori della performance, mostra l'essere umano che era."
www.youtube.com/watch?v=HJtluuZCMK0&feature=player_embedded
Adriano Celentano scrisse a poche ore dalla morte di Michael Jackson queste mirabili parole:
[i“Il vero assassino è davanti a noi, è lì che ci guarda, lo incontriamo tutti i giorni quando andiamo a comprare il giornale o quando guardiamo la televisione. Si può dire che l’assassino ce l’abbiamo in casa, gli diamo da mangiare, da dormire, però non facciamo niente per educarlo a non uccidere. Facciamo finta di non vederlo e ci guardiamo bene dall’incazzarci se la notizia che esce dal piccolo schermo sulla piena assoluzione di Michael Jackson non ha lo stesso risalto di quando invece, per anni, lo hanno infamato accusandolo di molestie sessuali. Per dieci anni i «criminalmedia» lo hanno massacrato nonostante lui si dichiarasse innocente e nonostante nessuna prova sia mai emersa. Lo hanno distrutto, devastato, piegato in due. E quando finalmente avevano l’opportunità di farlo rialzare per il giusto riscatto di fronte al mondo, i media cos’hanno fatto? Gli hanno dato l’ultimo colpo di grazia: hanno detto «Michael Jackson è stato assolto». Ma lo hanno detto talmente a bassa voce che la pugnalata infertagli dai media stavolta è stata fatale.” [/i]
Sono passati due anni dalla sua scomparsa, sei dalla sua assoluzione e ancora nessuno ha avuto la decenza di chiedere scusa e di dire la verità, anzi le verità su Michel Jackson: la verità sull'uomo, sulla vita, sulla morte. Anche su quest'ultimo argomento ci sarebbe molto da dire, anche in questo caso un OMICIDIO viene a fatica trattato come tale e molte sono le notizie omesse, alterate e occultate:
www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=99:il-piano-di-recupero&catid=34:articoli-verita-sulla-morte&I...
I media hanno coniato per Michael Jackson epiteti vergognosi per definirlo un pazzoide, uno strambo… già, perché oggi una persona che dona milioni di dollari in opere caritatevoli, che modifica la propria dimora per ospitare bambini gravemente ammalati, che agisce disinteressatamente per aiutare il prossimo, è vista come strana e fuori di testa. L’egoismo e l’avidità da cui è pervaso il mondo in cui viviamo devono dare per forza delle motivazioni losche al suo operato, che inevitabilmente finiscono per affossare, umiliare, denigrare ed uccidere lui, il benefattore, e non si muove mai alcun dubbio verso i crudeli, bugiardi, subdoli e voraci accusatori. Sarebbe opportuno fermarsi a pensare quanto orribile e devastante possa essere stato per Michael Jackson sentirsi gettare addosso accuse di quel genere, per le quali è sempre stato INNOCENTE come abbiamo ampiamente documentato, dopo aver contribuito così tanto alla cura e al benessere di certe persone e di tante altre ancora, impiegando tempo e denaro per cercare di guarire il mondo, perché quello era lo scopo della sua arte e delle sua vita. Invece, ci si ostina ancora a giacere nell'ignoranza e a naufragare nel pregiudizio, continuando a diffamarlo e a mancargli di rispetto persino ora che lui non c’è più, ma che tocca ai suoi figli subire le conseguenze delle calunnie e delle ingiurie prive di fondamento che non gli vengono risparmiate.
Una fra le tante testimonianze della grande umanità di Michael:
www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=157:la-storia-di-daniele-san-siro-18-giugno-del-1997&catid=36:articoli-verita-sulluomo-michael&I...
Un bellissimo video: [youtube]www.youtube.com/watch?v=u7ksGknh4lc [/youtube]
Questo è il discorso che la pop star tenne in occasione della Laurea Honoris Causa in Lettere e Pedagogia conferitagli nel 2001 dall’Università di Oxford, in cui parla della sua infanzia perduta e dei diritti dei bambini:
www.youtube.com/watch?v=AcTCq-9jVJg
www.youtube.com/watch?v=wCJhGoaOIq4&feature=related
www.youtube.com/watch?v=RQmFVL9DAVM&feature=related
www.youtube.com/watch?v=Y3gxTRykIgU&feature=related
www.youtube.com/watch?v=RRunxRV8Nak&feature=channel_vid...
La vita di Michael Jackson è stata barbaramente sommersa da un numero così elevato di bugie che resterebbe molto altro da dire, ma abbiamo voluto pubblicare questa lettera con la speranza di dar luce almeno ad una piccola parte delle verità sul suo conto ancora oggi impietosamente nascoste.
fonte: http://www.truth4mj.it/mj/index.php?option=com_content&view=article&id=43&I...
silvia80- King of Pop
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Data d'iscrizione : 17.09.10
Re: Teorie del complotto Sony AEG Kenny Ortega sono tutti coinvolti
MICHAEL JACKSON: I RETROSCENA DELLA SUA MORTE
Il 25 giugno 2009 Michael Jackson è morto lasciando milioni di fan in lutto. Sinora, non è stata data alcuna risposta convincente alle tante, troppe domande che ruotano intorno alla sua morte, classificata dalle autorità californiane come OMICIDIO. Le domande non riguardano solo i fatti accaduti quella terribile mattina di inizio estate, ma come scoprirete guardando questi video c'è ancora tanto da capire riguardo ai mesi antecedenti al suo assassinio e solo conoscendone i retroscena potremo cercare di arrivare alla verità e alla giustizia per Michael.
Il 25 giugno 2009 Michael Jackson è morto lasciando milioni di fan in lutto. Sinora, non è stata data alcuna risposta convincente alle tante, troppe domande che ruotano intorno alla sua morte, classificata dalle autorità californiane come OMICIDIO. Le domande non riguardano solo i fatti accaduti quella terribile mattina di inizio estate, ma come scoprirete guardando questi video c'è ancora tanto da capire riguardo ai mesi antecedenti al suo assassinio e solo conoscendone i retroscena potremo cercare di arrivare alla verità e alla giustizia per Michael.
PRIMA PARTE:
silvia80- King of Pop
- Messaggi : 1080
Data d'iscrizione : 17.09.10
Re: Teorie del complotto Sony AEG Kenny Ortega sono tutti coinvolti
Ele ho cercato di sistemare un pó i messaggi, ma nel primo non so perche non mi fa mettere i video ._.
Sere_MJ- The Legend
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Data d'iscrizione : 22.02.10
Località : Comacchio
Re: Teorie del complotto Sony AEG Kenny Ortega sono tutti coinvolti
si vede che i link sono sbagliati come al solito
comunque ho modificato un po Silvia fammi il favore di andare a leggere qui che è anche per te
https://mjjkingoflove.forumattivo.com/t1600-come-si-lavora-su-un-forum#41894
torno On Topic
comunque ho modificato un po Silvia fammi il favore di andare a leggere qui che è anche per te
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** DirtyDianaEle **- Admin
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Umore : relax
Re: Teorie del complotto Sony AEG Kenny Ortega sono tutti coinvolti
Sì ho letto Dirty...cercherò di fare ordine nei miei post per i video spero me li carichi...
silvia80- King of Pop
- Messaggi : 1080
Data d'iscrizione : 17.09.10
Re: Teorie del complotto Sony AEG Kenny Ortega sono tutti coinvolti
Silvia ci vuole un pochino per leggere tutto...ragazze quando avete letto tutto lasciate un commento a breve lo farò anche io promesso
Pagina 3 di 3 • 1, 2, 3
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